PESCOLANCIANO – Ignoti nel corso della notte tra domenica e lunedì hanno appiccato il fuoco presso la struttura che dovrebbe ospitare circa 16 richiedenti asilo a Pescolanciano. Sul gesto sono in corso le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Isernia. Alcuni cittadini hanno lanciato l’allarme e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. Gli investigatori cercano di dare un volto agli autori del gesto. Il sindaco del paese, Manolo Sacco, sta seguendo l’evolversi degli eventi e si dice fortemente preoccupato.
Resta altissima la tensione a Pescolanciano. Come si ricorderà, la settimana scorsa il primo cittadino aveva convocato una riunione proprio per discutere dell’arrivo dei migranti in paese, misura decisa dalla prefettura. I residenti hanno da subito ribadito la loro ferma contrarietà. Il clima ha continuato a surriscaldarsi nel corso dei giorni, animando un dibattito sempre più serrato e dai toni accesi.
L’incendio doloso appiccato alla struttura individuata per ospitare i migranti è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Il sindaco Sacco è arrivato a minacciare le dimissioni se le autorità non lo sosterranno in questa battaglia. Già in precedenza aveva annunciato la possibilità di forti azioni di protesta qualora il braccio di ferro con la prefettura fosse andato avanti. Ora che in paese si è scatenata una vera psicosi, ribadisce la necessità di un intervento.
“Sono pieno di rabbia per quanto successo – ha spiegato – e mi dissocio dall’accaduto, ma chiedo aiuto. La situazione in paese sta diventando sempre più critica. Il nostro ‘no’ all’arrivo dei richiedenti asilo lo abbiamo ribadito più volte, ma nessuno ci ascolta. Non mi sento tutelato: viviamo in un clima di terrore, tanto che ho intenzione di riconsegnare la fascia da sindaco al prefetto”.
Il sindaco ribadisce che la popolazione non ha un moto di razzismo nei confronti dei richiedenti asilo, ma “ha sollevato una serie di dubbi sull’opportunità di ospitare i migranti in quella struttura”.