RAGAZZO DISABILE, VERGOGNOSO ATTEGGIAMENTO DELL’ASL

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MARIO DE BIASIO 150x150 RAGAZZO DISABILE, VERGOGNOSO ATTEGGIAMENTO DELL’ASL
Mario De Biasio

(f.n.) – Il signor Mario De Biasio, direttore generale dell’Asl di Caserta, se ne sta “ben rintanato” nel suo ufficio di Corso Trieste e non concede udienza…certo…è  comodo giocare al “padrone delle ferriere” edizione terzo millennio, quando nessuno chiede conto e nessuno soprattutto chiede i rendiconti…quando apparentemente chi dovrebbe controllare pensa con il rallentatore…ma… quando fuori dalla porta c’è un nonno che educatamente chiede udienza, perché gli uffici preposti della “civilissima” Asl, non adempiono ai loro doveri creando un notevole disagio al suo nipotino disabile, e lui il lìder maximo, fa finta di niente…ebbene…noi ci vergogniamo profondamente…ci vergogniamo anche per lui… per la sua impossibilità a confutare le accuse e le critiche, evidentemente a causa di una drammatica e cronica assenza di argomenti. I fatti, così come sono stati esposti in una nota inviata alla Regione Campania dal dottor Francesco Di Lauro, il nonno affidatario del minore disabile Francesco che oggi ha 14 anni. Alla fine del mese di marzo di quest’anno, il Di Lauro è stato invitato dal centro Cefim di Caserta a recarsi presso gli uffici, per concordare l’inizio delle prestazioni terapeutiche di logopedia e terapia occupazionale a favore di suo nipote. Naturalmente vi era l’autorizzazione dell’Asl rilasciata in data 26 febbraio u.s. In data 5 aprile u.s. il signor Di Lauro, suo nipote ed una operatrice sanitaria, si sono recati al Centro Cefim, dove sono stati ricevuti da una neuropsichiatra che dopo avere “visionato” il ragazzo, unitamente ad un altro terapista,  ha dichiarato che il Centro Cefim non era idoneo ed organizzato per le terapie occupazionali a favore del ragazzo,  considerata l’età dello stesso. La stessa neuropsichiatra, assumeva l’impegno di contattare un altro centro, idoneo per le cure di cui aveva bisogno il minore, dove la stessa prestava servizio, a condizione che lo stesso venisse incluso in semiconvitto pomeridiano. La neuropsichiatra chiedeva inoltre di riferire entro breve tempo, la decisione. Alla richiesta del signor Di Lauro di conoscere il nuovo centro, la neuropsichiatra rispondeva che si trattava del Prif di Curti-Santa Maria C.V.. Il giorno 6 aprile u.s. la stessa comunicava telefonicamente che il Centro Prif era disponibile ad accogliere il ragazzo in semiconvitto ed a fargli eseguire le terapie previste,  già dal lunedì successivo, 9 aprile, previo colloquio con i nonni. Come rileva il dottor Di Lauro, il centro Cefim, prima di contattarlo non poteva non conoscere l’età del ragazzo, in quanto era indicata sull’autorizzazione dell’Asl;  inoltre, da un contatto avuto con il Prif e risalente al mese di marzo scorso, risultava che non sussisteva alcuna prospettiva di accettazione a breve, ma era necessario attendere qualche anno, visto che risultava superato il budget delle ore concesse; quindi appare sospetto, strano ed incomprensibile, il comportamento del Cefim che dapprima dichiara di non essere organizzato ed in grado di poter effettuare le terapie e quindi cerca di indirizzare il dottor Di Lauro presso il Prif a condizione che venga accettato il semiconvitto per il ragazzo…Il signor Di Lauro ha chiesto quindi, agli uffici preposti della Regione, se in provincia di Caserta esistano o meno centri dotati di macchinari ed accorsature idonee dove i disabili possano espletare terapie riabilitative e se tutti i centri risultino al massimo delle ore concesse e/o vengano adottati altri espedienti per superare le liste d’attesa; se è previsto infine e da chi viene effettuato il controllo in ordine all’accorsatura dei centri, alla professionalità dei terapisti ed al corretto funzionamento delle liste d’attesa. Il dottor Di Lauro ha quindi chiesto di effettuare gli opportuni accertamenti in ordine al subdolo comportamento tenuto dal Cefim evidenziando che suo nipote, a seguito della lunga mancanza di terapie, sta subendo un sostanziale regresso con condizioni di contemporanea estrema difficoltà ad apprendimenti didattici, come comunicato dalla scuola. In data 23 aprile la Regione Campania, nella persona della dottoressa Marina Rinaldi della direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale, scriveva al direttore generale dell’Asl e facendo riferimento alle note del dottor Francesco Di Lauro, chiedeva di provvedere all’appropriata presa in carico del minore Francesco dando notizia alla stessa UOD degli interventi attivati.  E’ appena il caso di dire…che il tutto è rimasto…lettera morta! Il direttore generale De Biasio sarà impegnato in uno di quei concertini che organizzano, lautamente finanziati, nel Dipartimento di Salute mentale, perché non si è degnato di rispondere… Chissà perché non ci meravigliamo! In data 25 maggio il dottor Di Lauro ha nuovamente scritto alla Regione, segnalando la mancata ottemperanza delle direttive inviate alla direzione generale dell’Asl. Tra l’altro, il ritardo inqualificabile dell’Asl di Caserta ha determinato ulteriori danni al ragazzo che dovrà a breve iniziare le terapie presso un altro centro, per le cui prestazioni il dottor Di Lauro dovrà anticipare le spese. A questa ulteriore inqualificabile dimostrazione dell’inefficienza, indolenza e menefreghismo dell’Azienda Sanitaria locale, farà seguito un’azione giudiziaria che, ci auguriamo, possa inchiodare alle proprie responsabilità, chi quotidianamente mostra di non tenere in alcun conto compiti e doveri fondamentali, previsti dall’incarico che impropriamente è stato chiamato a ricoprire.

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1 commento

  1. La sanità in campania e commissariata da tempo e l governo renzi ha nominato lo stesso de luca commissario. Speriamo ora che il nuovo governo lo sostituisca al piu presto con la nomina di un nuovo commissario che vada a vedere tutte quelle figure che assunti con una qualifica (medici/infermieri) di fatto fanno gli impiegati amministrativi presso lo stipendificio asl. Poi dicono che mancano infermieri e medici???!!!!

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