SESSA AURUNCA – Sono trascorsi otto mesi dal giorno in cui la Cisl Fp nella persona del segretario generale Nicola Cristiani, inviava al direttore generale dell’Asl, l’ineffabile Mario De Biasio, impermeabile ad ogni sollecitazione, una nota in cui si richiedeva la verifica dei requisiti in possesso del Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero San Rocco di Sessa Aurunca, nonché degli atti amministrativi e posti in essere dallo stesso e relativi al personale dipendente ed altro…E’ appena il caso di rilevare che ad oggi, la nota non ha ricevuto alcun riscontro. “…La scrivente- si legge nella nota- non può non infornare la SV su comportamenti, atteggiamenti, decisioni ed atti posti in essere dal “D.S.???” del P.O. San rocco di Sessa Aurunca, fatti ed atti che in maniera dettagliata saranno oggetto di pedissequa narrazione. …in primis va evidenziato che il “DS???” È privo dei requisiti minimi per rivestire il predetto incarico. Al riguardo pertanto in via del tutto preliminare ed assorbente, si invita la SV a fare le opportune e dovute verifiche e si coglie l’occasione anche nel rispetto dei principi di trasparenza e buon andamento della P.A. a pubblicare la graduatoria degli idonei dell’esito dell’avviso interno prr la sostituzione dei direttori sanitari. la valutazione la verifica ed una attenta disamina della posizione giuridica del DS??? Del San Rocco, appare atto necessario come i provvedimenti che dovranno essere adottati. Doverosa poi, come predetto, è la pubblicazione del bandito avviso, espletato, ma il cui esito con la relativa pubblicazione dell’elenco degli idonei potrebbe peraltro essere dirimente per rimuovere dall’incarico una figura sine titulo. Posta l’illegittimità, l’inefficacia, l’infondatezza nonché la nullità di tutti i provvedimenti adottati proprio perché posti in essere da un “DS???” che non può definirsi tale neppure quale vicario e ciò per mancanza dei requisiti, solo per mero scrupolo espositivo ei entrerà nel merito di taluni atti e provvedimenti adottati. Il “D.S???” si rende protagonista di più di 40 diposizioni di servizio rimodulando le attività lavorative e, ciò senza alcuna motivazione. L’illegittimità dei provvedimenti posti in essere sta avendo una ricaduta negativa sull’efficienza ed efficacia dei servizi creando numerosissimi problemi soprattutto all’utenza. Basti pensare che lo stesso tesso stava trasferendo personale infermieristico nonché gli autisti e gli oss dai reparti e servizi in direzione sanitaria. Ictu oculi, appare lapalissiano ed anche superfluo evidenziare che lo svuotamento dei reparti e servizi ha una ricaduta diretta sulle prestazioni e sull’erogazione delle attività sanitarie. Al riguardo si invita ad adottare dovuti provvedimenti onde evitare di essere corresponsabili di tale incresciosa situazione. A ciò aggiungasi che il “D.S.???” si rende protagonista di provvedimenti nei confronti dei dirigenti di struttura complessa a dir poco pittoreschi ed inverosimili, violando in materia, tutte le norme codicistiche, collettivistiche e regolamentari. Privo dei requisiti per rivestire l’incarico il “D.S.???” sia quale titolare che quale vicario reo nell’adottare atti amministrativi, latu sensu, completamente illegittimi, improvvido nel porre in essere provvedimenti afferenti il personale infondati nel modo e nella sostanza; illogico nel disporre atti nei confronti di dirigenti di struttura complessa; lo stesso con assoluta sfrontatezza ma anche tracotanza ed esercizio del potere occupa posizioni ed incarichi incompatibili tra loro. L’incompatibilità assoluta in cui versa il D.S.??? nello specifico viene perpetrata nel ricoprire tale incarico e contemporaneamente quello di responsabile provinciale di una sigla sindacale autonoma oltre a rivestire l’incarico di f.f. di Chirurgia Generale del P.O. di Sessa Aurunca. Alcuna considerazione ulteriore va fatta ma solo l’invito a provvedere immediatamente al ripristino della legalità”. La nota termina con l’invito a quanti in indirizzo a rendere edotta l’O.S. sui provvedimenti che la Direzione Generale avrebbe adottato, in assenza dei quali ala stessa O.S, avrebbe dato mandato ai legali di fiducia per agire nelle sedi competenti. Otto mesi di silenzio riteniamo siano sufficienti per sollecitare sia una risposta dal “muro di gomma” della Direzione generale sia per avviare l’iter legale che risulta essere addirittura necessario.