LAVORO SOMMERSO: LA GdF SCOPRE 14 LAVORATORI “IN NERO” NELL’AVELLINESE

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GDF 2 300x208 LAVORO SOMMERSO: LA GdF SCOPRE 14 LAVORATORI “IN NERO” NELLAVELLINESESANT’ANGELO DEI LOMBARDI (AV) – Continua l’intensificazione sull’intera provincia irpina dei servizi a contrasto del lavoro sommerso, da parte del comando provinciale della guardia di finanza di Avellino, con interventi mirati che hanno portato alla scoperta di 14 lavoratori “in nero”. In particolare, militari della tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi nel corso di uno specifico servizio, congiuntamente ad ispettori del lavoro, procedevano ad effettuare un controllo nella giornata di domenica presso un ristorante operante in alta Irpinia. All’atto dell’accesso i militari provvedevano immediatamente all’identificazione di tutti i dipendenti presenti al momento del controllo, intenti a prestare la loro attività lavorativa. Venivano quindi raccolte le dichiarazioni dei lavoratori, necessarie per la verifica delle rispettive posizioni contributive rispetto alla documentazione ufficialmente custodita presso la società responsabile della predetta attività economica. Il titolare non era in grado di esibire alcuna documentazione che potesse provare la regolarità delle posizioni lavorative delle persone intente a prestare la loro opera: ne conseguiva la constatazione di una percentuale di irregolarità pari al 100% della forza lavoro presente, con 14 lavoratori su 14 completamente “in nero”.  Nei confronti del datore di lavoro, è scattata la prevista segnalazione per l’avvio della procedura finalizzata alla sospensione dell’attività imprenditoriale così come specificamente previsto dall’articolo 14 del decreto legislativo nr. 81/2008, atteso che la percentuale di lavoratori irregolari superava il 20% della forza assunta. L’attività ispettiva è attualmente in corso per la quantificazione delle sanzioni amministrative previste dalle disposizioni vigenti, stimate in circa cinquantamila euro. L’intervento si inquadra nel solco delle attività svolte dalla guardia di finanza a tutela degli interessi delle fasce deboli, rappresentate dai lavoratori, e degli operatori economici onesti che ottemperando agli obblighi di legge sono soggetti alla concorrenza sleale.