OSPEDALE, UN FERRANTE DA DIMENTICARE…

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di Francesca Nardi

Fregiarsi il petto villoso con il licenziamento in tronco di un uomo, per dimostrare al popolo severità ed efficienza, è un’azione discutibile ed autosqualificante, chiedere addirittura la divulgazione della notizia con annessi e connessi e commenti e sbattute in petto, favorendo una condanna collettiva a prescindere dalla conoscenza dei fatti, è un atto in bilico tra l’increscioso ed il ridicolo, aprire un convegno sulla “Strategia terapeutica ottimale per il paziente colesterolemico”, miscelando i saluti con una confusionaria omelia a giustificazione di un atto vergognoso, come il licenziamento del primario di Emodinamica, è soltanto il tempo supplementare che si concede democraticamente persino alla “cattiveria” gratuita. Continuare quindi, nella mattinata odierna, con la classica invettiva “deluchiana” contro i giornalisti che, per non “affossare l’Ospedale” dovrebbero scrivere quello che le “loro signorie” desiderano, ha ottenuto esattamente il risultato che meritava cotanta rappresentazione: l’imbarazzo dei presenti, quattro applausi stentati ed altre quattro persone che non hanno potuto fare a meno di stringere la mano al brillante autore, dottor Mario Nicola Vittorio Ferrante.  In questo Paese dove, assai spesso “pudicamente”  si omettono i nomi e si citano soltanto con le iniziali pervertiti, pedofili, assassini, violentatori, ladri e stupratori…si è fatta giustizia sommaria della decenza e si è gettato in pasto al giustizialismo spicciolo, senza riguardo alcuno, un uomo che ha dedicato la vita all’Ospedale, i suoi giorni perduti ad ascoltare il battito del cuore con i suoi sbalzi, i suoi tonfi, le sue assenze, la sua lenta agonia, il suo tradimento improvviso, il suo arresto, la sua ripresa, il suo trionfo nella vita resuscitata…La fantasia galoppa e disegna libere coreografie…Quella che si delinea a sintetizzare la volgare consegna della dignità di un uomo, somiglia ad un bieco rituale da fumetto horror… un atto dovuto, un omaggio al mandante con la visione urbi et orbi del brano sanguinolento strappato alla vittima… Oggi la sanità ospedaliera casertana segna il passo. Il silenzio denso che appesantisce l’aria del Pronto Soccorso dove i medici, pur restando in servizio attivo, ieri  si sono dichiarati “virtualmente in malattia” per protesta contro “l’esposizione dei muscoli” del direttore generale, restituisce valore alla dignità compromessa. Il licenziamento del primario di Emodinamica, ha origini e ragioni chiare, che vanno al di là di ciò che consideriamo una ridicola farsa posta in essere da un preciso disegno…e che qualcuno contrabbanda per motivazioni…Il disegno era preciso, ma la posa in opera, uno scalcagnato ed approssimativo tentativo di apparire credibili…In questo Ospedale dove non mancano le eccellenze, vi sono personaggi che hanno cavalcato tutte le stagioni…usufruito di tutti i sistemi…attivato tutte le ambizioni possibili e non soltanto per la loro persona ma anche da qualche tempo per la prole  … ma…poiché la cosa non è andata liscia come avevano pronosticato e la sistemazione della prole o del “prolo” come si dice ad Oxford, non è andata in porto…cosa si fa?, si scende in campo al grido (sottovoce e mirato)  “niente per me e niente per nessuno”  e si lavora…creando le condizioni affinché succeda qualcosa…seminando fiele e veleno, come del resto è costume da sempre di certi individui che risultano molto utili, alle diverse gestioni… gente che non perde mai le “elezioni” perché sa sempre da che parte stare…gente la cui dignità non corre il rischio di essere appesa, come un budello secco, alla mercé di tutti, semplicemente perché non esiste ed il direttore generale se la cercasse, ove mai volesse distruggere anche quella, non la troverebbe… Il pensiero ha bisogno di spazio e di libertà…di larghe praterie “sensibili” su cui rotolare, attingere linfa ed intelligenza pura fino ad arenarsi…pago di se stesso…poi…al di là della nobiltà del pensiero, si snodano le parallele infinite dell’infamia che, diramandosi, coprono i vasti territori dell’anima, distruggendoli… “A ciascuno il suo”, citando Sciascia, nel senso che ad ogni vittima predestinata corrisponde un beneficiario, un organizzatore ed un esecutore ed il compito meno faticoso, amici della domenica all’ora dell’aperitivo, è quello dedicato alla raccolta dei nomi…soprattutto per chi ha memoria…Il primario di Emodinamica era alle soglie della pensione…una vera schifezza non aver voluto consideralo…se fosse stato colpevole e non lo è, anche in quel caso, chi fosse stato libero da vincoli e condizionamenti, di qualsiasi specie, avrebbe avuto il dovere di essere più discreto…ma il popolo ha bisogno di sangue…e noi glielo diamo…e nella confusione circostante, qualcuno scalda i muscoli nell’ombra dell’Elettrofisiologia tessendo amicizie e parentele. Ma secondo voi, vi dovremmo salutare?..

6 Commenti

  1. Peccato. Neanche una parola per la persona morta a causa della negligenza del primario. Una giornalista dovrebbe, prima di tutto, rendere noti i fatti con imparzialità e poi , eventualmente, commentare. Lei ha preferito omettere i fatti esponendo solo il suo pensiero . La causa di questo licenziamento è dovuta la negligenza di un primario che non ha compiuto il suo dovere. Se questo episodio fosse accaduto a lei o ad uno dei suoi cari avrebbe scritto un articolo sulla malasanità casertana.

    • Cara signora Mary Gio Popi
      Scrivo di sanità e malasanità e molto altro da una vita, incurante sia dei rischi (tanti) che degli eventuali applausi (pochi)… di entrambe le cose sinceramente me ne infischio. Sono stata sempre e soltanto dalla parte dei malati e dei discriminati e nel novero dei miei tanti difetti, non hanno mai allocato nè la strumentalizzazione di una malattia…e soprattutto di una morte… né l’interesse personale e… quando un medico-barone incompetente, raccomandato da un altro medico-barone ancora più incompetente, ha tolto sportivamente un certo farmaco ad una paziente, provocandole una fibrillazione e di conseguenza la partenza di un embolo e di conseguenza ancora, una emianopsia…lei sicuramente sa esattamente di cosa parlo… ma forse non sa che la paziente ero io…bene… anche in quel caso ho fatto un passo indietro e ho taciuto…sa perché?, perché nonostante fossi vittima e scusi il francesismo “mezza cecata da un occhio” quindi colpita in prima persona da un episodio di malasanità, ho taciuto…per non correre il rischio di essere parziale, per non correre il rischio di perdere il senso della verità oggettiva delle cose…Ho taciuto…Ma non ho taciuto quando la “evidente” negligenza di un sistema continuava a provocare morti per infezioni, quando hanno chiuso la rianimazione per una disinfestazione fasulla ed hanno cambiato soltanto le serrature, mentre si continuava a morire per le infezioni contratte e portate altrove… non ho taciuto…mai e a differenza di lei ho sempre firmato con il mio nome ciò che scrivevo…certo avrei potuto firmarmi Francy Peppa Pig, ma io desideravo si sapesse che ero io a denunciarli… Mi chiedo lei dove fosse quando mi minacciavano o mi buttavano fuori strada con la macchina…lei che oggi si permette di farmi un appunto infamante…io non avrei speso una parola per il 55enne deceduto? Io ho grande rispetto per la famiglia del signore che purtroppo è deceduto ed è proprio per questo che ritengo vergognosa la strumentalizzazione in atto sul dolore di una famiglia. Vada a leggere le carte relative alla vicenda, ammesso che non le conosca…il primario, come sanno tutti, non è colpevole della morte di quel signore. Legga con attenzione e soprattutto non giudichi se non conosce i fatti….e mi lasci dire che…qualora tutta la montatura corrispondesse a verità, sarebbe la prima volta che in codesto Ospedale qualcuno paga così in fretta per la morte di un paziente…se così fosse saremmo tutti molto più garantiti…ma si paga soltanto e sovente senza colpe, quando il disegno lo richiede. Grazie per l’attenzione

  2. Complimenti Dott.ssa Nardi. Un comportamento indegno segno dei tempi, critica giusta che segnala i tempi che verranno per questi personaggi.

  3. Credo sia l’articolo più bello che lei abbia mai scritto. Si legge tutta la sua e la nostra indignazione! Complimenti

    • È sempre un piacere leggere i nostalgici dei vari Annunziata, Zagaria & co. Peccato che il loro ‘lassismo’ l’abbiano pagato amaramente i tanti pazienti dell’ospedale e con loro i cittadini tutti di Caserta.
      Se i provvedimenti del dottore Ferrante serviranno a ridurre tragici incidenti ed a migliorare finalmente una istituzione fondamentale per la nostra salute, ben venga, è giunto il tempo che anche i privilegiati si assuming le loro responsabilità! Siamo vicini con la preghiera ai parenti del paziente scomparso…. speriamo davvero sia l’ultimo!

      • Cara signora Vera Giustizia, immagino si tratti di un nome e di un cognome… Se lei si riferisce alla sottoscritta quando parla di nostalgia è appena il caso di ricordarle l’inchiesta addirittura ossessionante che a suo tempo, ho portato avanti contro Luigi Annunziata ed i suoi metodi…l’emeroteca esiste anche per documentarsi ed evitare di evocare in maniera impropria fatti e persone. Ma a tale proposito è appena il caso di evidenziare che di “vera giustizia” quando io rischiavo in perfetta solitudine, in giro se ne vedeva poca. Forse lei era momentaneamente assente?
        Grazie

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