(f.n.) – Per unirci ai sindacati diremo anche noi: “Sicurezza: il cuore del lavoro”. E’ il tema della Festa dei Lavoratori di questo Primo Maggio, che sarà affrontato dai segretari generali Cgil Cisl e Uil, Camusso, Furlan e Barbagallo, nel comizio di Prato. La sicurezza sul lavoro è diventata infatti una vera e propria emergenza in tutto il Paese, come dimostrano le notizie di cronaca che, quasi quotidianamente riferiscono di infortuni, anche gravi e addirittura mortali. Noi, nel nostro piccolo, vorremmo fare un augurio speciale a tutti quegli operatori della sanità che si trovano a dover affrontare ogni giorno mille problemi per poter lavorare in sicurezza propria e dei degenti ed in particolare, continuiamo a fare voti ed all’uopo consegniamo ex voto come caviglie, malleoli, rotule e tibie in simil argento, affinché nella succursale casertana dell’Azienda Ospedaliera Svedese, venga sospesa la gimcana che dipendenti e pazienti sono costretti a fare, a causa delle disconnessioni dei pavimenti del padiglione N, (stiamo parlando del nuovissimo DEA). E proseguendo sul cammino accidentato della speranza, auspichiamo un miglioramento funzionale dello spogliatoio dei dipendenti, che dopo un turno di lavoro “sporco”, dovrebbero avere la possibilità di “darsi una lavata” prima di tornare a casa…è appena il caso di ricordare che lo spogliatoio della gastroenterologia non ha neppure il bagno!. Inoltre qualcuno dovrebbe farsi carico di iniziare a considerare le attuali condizioni di lavoro di quegli amministrativi, che hanno possibilità minima di movimento, perché nella stessa stanza insistono ben quattro scrivanie!… Mai sentito parlare di ergonomia?, no?, si tratta di una “disciplina scientifica che si occupa dei problemi relativi al lavoro umano, in rapporto alla progettazione delle macchine e agli ambienti di lavoro, al fine di individuare le soluzioni più idonee alle esigenze psicofisiche dei lavoratori e al contempo a quelle della produzione”. E cosa dire di quello che viene definito Poliambulatorio?, ci auguriamo soltanto che venga spostato al più presto, affinché sia i pazienti che gli operatori, possano sostarvi “dignitosamente”. E quivi giunti guardiamoci dunque negli occhi, perché è venuto il momento di considerare con molta serietà, la improcrastinabile necessità di iniziare un percorso di indagine sullo stress e sugli episodi di mobbing che sono stati denunciati all’interno dell’Azienda Ospedaliera. Il direttore generale Ferrante, la dottoressa Agresti o chi ne ha competenza e responsabilità, dovranno farsi carico immediato del problema…L’elevato numero di infarti e di giorni di malattia riconducibili allo stress, dovrebbero infatti rappresentare ben più di un valido motivo per esortarli a muovere gambe, cuore e cervello. Vista la gravità del problema, abbiamo comunque, voluto risparmiarci l’ennesimo delusione, ovverossia un altro pizzino del “non mi compete”, che sarebbe puntualmente arrivato, se avessimo interpellato santa Tetta del Cisonomanonfatecicaso. Buon Primo Maggio. Hasta la vista!