ASL, EPIDEMIA DI CASI DI “AGOGNATA VECCHIAIA PRECOCE” IL FALLIMENTO DI UNA GESTIONE MANAGERIALE GRETTA E PROVINCIALE

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“Non toglietemi le mie rughe. Le ho pagate tutte care” (Anna Magnani). “Voler fermare il tempo è negare la nostra identità. La paura di invecchiare è un’emozione che appartiene a tutti gli uomini seppure con intensità differenti perché alla vecchiaia associamo disagi fisici, possibilità di sentirsi soli, di perdere le persone care, di avvicinarci alla morte, ma agire l’illusione dell’eterna giovinezza esprime qualcosa di più della paura di invecchiare….Il mito dell’eterna giovinezza si paga a caro prezzo dunque; ma siamo proprio sicuri che fermare il tempo ci dia più possibilità di essere felici? Voler rimanere giovani è davvero desiderio di vivere appieno?” (Mariateresa Grasso). Un’introduzione, questa, che ci porta all’interno del mondo umano, psicologico e professionale dell’Asl di Caserta. Vi è da registrare, infatti, nei corridoi di ogni struttura operativa dell’organizzazione della sanità nostrana, un clima di depressione, di defidelizzazione, di mancanza di entusiasmo mai conosciuti in forma così virulenta! Assuefazione, rassegnazione. Sono le decine di telefonate ricevute dal Cerusico a testimoniarlo! Una macroscopica inversione di tendenza rispetto a quanto autorevolmente affermato dalla Psicologa-Psicoterapeuta Mariateresa Grasso. Ciò che preoccupa maggiormente, proprio dal punto di vista sociologico e antropologico, è che l’attuale management dell’Asl di Caserta, sta spingendo addirittura verso una diffusissima, inarrestabile e preoccupante accelerazione verso una “speranza di vecchiaia precoce” che attanaglia i dipendenti di ogni ordine e grado della stessa Asl, al fine di fuggire, attraverso il pensionamento,  da un clima asfissiante, vessatorio e per nulla attento alle istanze umane e professionali che fino ad ieri erano il motore propulsore di ogni loro attività a favore dell’utenza. Una forma di “aspirazione alla vecchiaia contro natura”, degna di un serio studio socio-psicologico da parte di chi si occupa delle aspettative di vita di una determinata popolazione. E, questo, ci introduce al concetto di missione, di servizio, di mandato, di offerta (?) di un bene/servizio a cui è deputato “il management” di una Azienda Sanitaria. Il Cerusico, ormai esausto rispetto ad un evidente e consolidato atteggiamento provinciale, campagnolo ed anacronistico attuato in ogni manifestazione della res pubblica nostrana, non va nemmeno più ad elencare quanto viene solennemente enunciato (semplici copia e incolla) nei vari Atti Aziendali, Piani Sanitari e chi più ne ha, più ne metta. È sapone sprecato! E qui, entriamo in quello che è definito “Benessere Organizzativo” di cui all’Art. 20, c. 3 del D.lgs. 33/2013 e Atto Az.le 2017, pag. 12. Al Cerusico, piacerebbe conoscere se la Dirigenza dell’Asl di Caserta, si sia mai soffermata a verificare quanto questo “Benessere” sia manifesto tra i suoi dipendenti! Se al contrario non sia un vero è proprio fallimento del proprio mandato. Chi li valuta, quale dato premiante, su questo argomento? Bisogna, però, all’origine essere dotati geneticamente di determinate sensibilità. E pensare, che l’attuale Direttore Sanitario, Dr. Arcangelo Correra, tra le voci del suo curriculum vitae ha prodotto anche l’esperienza quale Dirigente del “Servizio Sviluppo e Qualità Aziendale”!

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“Servizio Sviluppo e Qualità Aziendale”!

“Chiacchiere e distintivo”,da The Untouchables, appunto! E su questo, da indiscrezioni dell’ambiente, pare che si stia già progettando una collocazione ad hoc, da destinarsi appunto all’attuale Direttore Sanitario Correra, il quale, altrimenti, finito il proprio mandato di qui a poco, resterebbe a bocca asciutta. La Direttrice Sanitaria dell’AORN, docet. Vedi, tra le tante, le modalità con le quali si è proceduto alla dismissione delle 140 Unità Operative!!! Modalità che hanno dimostrato tutta la pochezza gestionale del management, portando all’esasperazione ben 140 Dirigenti e loro collaboratori!!! A conforto delle affermazioni de Il Cerusico basta vedere come hanno agito in materia alla Asl di Benevento! (Il Mattino, 06.04.2018). Carta canta. E cosa dire del tanto decantato raffreddamento delle conflittualità interne? Anche qui, basti vedere le decine e decine di vertenze al Giudice del Lavoro! Carta canta. O la parentopoli dell’Asl di Caserta? Carta canta. Codice di Comportamento dei Dipendenti sbandierato in ogni occasione, larvate “minacce” (circolare Prot. 196162/16/Asl) in materia di licenziamento disciplinare; rilevazione presenze a mezzo impronte digitali, etc. etc.. Nessuna iniziativa relativa allo stato pietoso degli ambienti di lavoro, nessun incontro con i dipendenti di ogni ordine e grado per verificarne la Organizational commitment (grado con cui un individuo si identifica con l’organizzazione nella quale lavora). E che è??? 7 febbraio 2018 – L’allarme arriva dai rappresentanti sindacali di tutti i Paesi della Ue: i lavoratori della pubblica amministrazione sono sottoposti a stress eccessivo e a rischi che possono ripercuotersi non solo sulla loro salute ma anche sul buon funzionamento dell’amministrazione. “Gli effetti dello stress da statale, sono burnout e depressione, patologie cardiovascolari e disturbi muscolo-scheletrici tra i dipendenti, oltre ad avere gravi ripercussioni sulle organizzazioni presso cui lavorano: elevato tasso di assenze per malattia, scarso rendimento e calo della produttività, morale basso, un maggior rischio di incidenti, aumento dei reclami da parte degli utenti. Tutte cose che aumentano i costi e possono causare danni d’immagine”. Ma vuoi vedere che questi danni all’immagine possono causare anche quei 70 milioni annui spesi per i tassi di fuga? Si chiama, forse, qualità percepita? “Riportando le migliori pratiche, vengono date anche indicazioni precise, dall’illuminazione degli uffici alla realizzazione di uscite di sicurezza, dalla flessibilità più completa degli orari al “diritto a disconnettersi”, alla possibilità di lavorare a distanza sfruttando    le tecnologie di oggi”. Siiiiiiii. E che è??? Ci fossero almeno i cessi distinti per uomini donne!!!

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  Benessere Organizzativo

Però, noi siamo stati i primi in Italia ad installare i badge con le impronte digitali!!! (F.N. Appia Polis 11.04.2018 “Ospedale dalle parole….alle parole. I problemi non contano”). E, puntualmente ci risiamo con le contorsioni mentali del Il Cerusico, il quale non guarirà mai dal suo malessere fintantoché non riuscirà a liberarsi e fuoriuscire dal bozzolo in cui si è formato, plasmato. Il bozzolo dell’onestà intellettuale verso se stesso e gli altri, della coerenza, del metodo e dell’idealità di un mondo moderno, colto, preparato, aperto e non fondato sul provincialismo ed inadeguatezza culturale e professionale. Sindrome di Stoccolma. Ovvero, fintantoché non riuscirà a farsene una ragione rispetto ad un modus agendi (id quod plerumque accidit) specifico, BAB ASL, EPIDEMIA DI CASI DI “AGOGNATA VECCHIAIA PRECOCE”  IL FALLIMENTO DI UNA GESTIONE MANAGERIALE GRETTA E PROVINCIALEdiremo di natura etnico-geografica  Chi nasce tondo non può morire quadrato. Tutti i manager dovrebbero essere dei leader, mentre nella maggior parte dei casi sono semplici amministratori. Se dedicano la maggior parte del tempo a bilanci di previsione, costi e organigrammi, sono degli amministratori. Per essere un leader, occorre trascorrere del tempo con le persone all’interno dell’azienda per ricercare opportunità, formulare strategie e sostenere le rispettive missioni. Un vero leader è qualcuno che ha conquistato il rispetto del personale, che condivide la sua visione (Philip Kotler)”.

 

 

 

 

            

2 Commenti

  1. Egr. Franco, la tua nota non può che confortare Il Cerusico, il quale sembra essere in buona compagnia in quanto a contorsioni mentali. Le tue sofferte domande sullo stato delle cose non possono che essere riportate all’antropologia riguardante i cosiddetti “Dirigenti Asl”. Ricordiamo come gli attuali frequentatori dei corridoi dell’Asl, per darsi un tono di una personalità autorevole e professionale, che non avevano, emulavano un vecchio Direttore Generale, fumando anch’essi il sigaro toscano. Una vera e propria epidemia emulatrice! Ecco, secondo Il Cerusico, la motivazione vera che ha scatenato lo stato delle cose. La Asl di Caserta è “amministrata” da Parvenus!!!

  2. Mah…. la ASL di qualche anno fa era diversa. Vi erano personaggi diversi, responsabili, carismatici, astuti e furbi dirigenti che sapevano come salvare la faccia ma sapevano anche come portare avanti l’organizzazione, il lavoro.. I RISULTATI. Ecco cosa manca oggi alla ASL caserta, i risultati, gli obbiettivi raggiunti. Siamo in una fase di screditamento completo, facciamo ridere, siamo gestiti da persone con altissimi ed inarrivabili livelli di incapacità gestionale, anche la piu’ piccola. Mai possibile che da piu’ di 3 anni a questa parte, l’unica cosa sulla quale si presta attenzione è rappresentata dall’orario di servizio e i paletti imposti a livello centrale per rendere piu’ dura la vita atutti? Questo succede perchè anzichè punire chi si macchia di frode, vengono puniti e castigati tutti in un’azienda che non ha mai fatto valutazioni di meriti, di produzione. Nemmeno si viene presi per il culo con un “bravi”, ma si pretendono i risultati. demagogia e incapacità uniche che hanno portato allo sfascio e progressivo sfacelo un’Ente la cui importanza è oramai sminuita da altri Enti esterni che pretendono (e lo si consente, vergogna !) di gestire il lavoro e il personale aziendale. Mah… mah… boo … chi ci capisce è bravo.

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