QUEL CHE RESTA DELLA FARSA…

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di Francesca Nardi

Dai liquami dialettici, ai quali sembriamo essere ormai assuefatti, nonostante il preavviso costituito dell’odore nauseabondo emanato dalle prime parole a caso, peraltro sgrammaticate, di cui abbiamo finto di non accorgerci, ma… che ci sono piovute addosso, senza pudore alcuno, alla convinzione precedente e postuma di chi ha ritenuto e ritiene, che una candidatura seguita da una fortunosa elezione, siano una specie di lavacro o catarsi o indulto, che eviti ogni giudizio o processo al nulla e all’insipienza grassa di cui si è portatori insani…il quadro circostante parla di desolazione e di asfissia del pensiero, senza precedenti…Persino le favole della vigilia elettorale: “Mi hanno candidato all’ultimo momento” perdono lucentezza a contatto con la verità, come cambiali presentate all’incasso in uno sportello sconosciuto…L’ipocrisia di chi ha lavorato per oltre un anno, dietro le quinte per mostrarsi poi con l’occhio stellato nel momento della “chiamata” ufficiale,  dovrà tradursi  in efficienza ed offrire risposte al territorio…ma…  le Truppe Grillate che hanno conquistato la fantasia di Terra di Lavoro, al momento si muovono come ectoplasmi ai bordi di una trattativa che, se non implicasse il futuro del Paese, avremmo serie perplessità, persino a  proporla come “comica di rappezzo” dell’ultim’ora,  al teatrino della parrocchietta (con tutto il rispetto…anche perché è nella parrocchietta che un anno fa è nata una candidatura vincente)…Allo stato, sul piatto della bilancia in grembo al giovane Di Maio, all’attenzione del suo sguardo perplesso,   la bruciante presa d’atto che… una cosa era accomodarsi sul cerasiello e mortificando persino la simpatia del marchese del Grillo dire:   noatuttosiamobellibraviepurievoinonsieteniente ed altra è gestire e guarire, così come annunciato petto in fuori,  il “bubbone infetto con metastasi di corruzione” che affligge l’Italia…Quindi… il dimaiodilemma: poiché non siamo in grado di battere un chiodo, l’unica maniera di uscirne con la faccia non proprio tagliata, è prendere tempo attraverso le consultazioni, nella consapevolezza che sarà impossibile trovare una “quadra”… per allargare infine sconsolati le braccia e dichiarare con gravità: “torniamo a votare…ci avete costretto”…Eh no… ragazzo caro… l’Italia sarà anche diventata un carrozzone sui cui divanetti si sono accomodati in molti, facendo i furbi esattamente come sta facendo qualcuno di voi,  ma sicuramente non saranno i Cinque Stelle a mettersi in petto la coccarda principesca di coloro, che sono riusciti a prenderla questa Nazione per il deretano. Modestamente…se si tratta di prenderci in giro… noi sappiamo esattamente come farlo da soli …ed è esattamente quello che stiamo facendo adesso, consentendovi di continuare a giocare…sono i tempi di gioco il vero mistero…hasta la vista!