ROMA – Da pochi minuti il responsabile del tesseramento nazionale del PSI, Emanuele Pecheux ha dato le dimissioni in modo irrevocabile, per motivi di salute e con una lettera ha salutato tutti i compagni d’Italia, tranne il presidente nazionale del Psi e il Direttore dell’Avanti Mauro del Bue. Forse tanti socialisti di Terra di Lavoro che questo compagno autorevole è stato anche commissario della Federazione provinciale del PSI negli anni 80, quando all’epoca il PSI era gestito da Pippotto Francese, Pierino Lagnese, Francesco Martusciello, Raffaele Raucci, Pasquale D’albore, Mauro Cerrone, Vincenzo Tavoletta, Crescenzo Del Vecchio di Maddaloni e tanti altri compagni autorevoli, come il sindaco di Portico il professore Maietta, quindi Pecheux è stato un compagno che poi ha guidato il partito fino al Congresso e poi è ritornato nella sua Roma, ai tempi di Giulio Di Donato, che era il vice segretario nazionale con Bettino Craxi presidente del Consiglio e segretario nazionale del Garofano Rosso. Probabilmente il compagno Pecheux ha cominciato a sentire il peso di una grande responsabilità quella del controllo di un tesseramento falsato dai numeri e lui, profondamente onesto, ha abbandonato la nave. E Nencini? Resiste ancora, forse attende la chiamata di Martina per un posto nella prossima segreteria del Partito Democratico, visto che lui ha svenduto il patrimonio storico di un partito che è scomparso alle ultime elezioni del 4 marzo. Ed ora? Mauro del Bue probabilmente ha perso il controllo, sia del giornale che di consigliori di Nencini, quindi siamo alla fine del percorso. Ora servono le dimissioni del senatore Nencini e il PSI può rinascere con i tanti giovani, dalla Calabria con Christian Bosco alla Campania con Francesco Mallardo, dal Friuli Venezia Giulia con Zaccagnini al Lazio con Anna Falcone.
Tacco di Ghino