La “Giornata FAI di Primavera”, si è svolta il 24 e 25 marzo. Aperti oltre mille i luoghi d’arte e cultura al pubblico in tutta la penisola, tra i quali figura anche Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia.
In concomitanza con il sole e una temperatura gradevole, migliaia di turisti hanno dato il via ad una lunga fila per salire al 30esimo piano della struttura e osservare da prospettive diverse tutta la metropoli lombarda
il Grattacielo Pirelli costruito dall’architetto Gio Ponti e da un nutrito gruppo di esperti tra architetti e ingegneri. Nel 1956 venne poggiata la prima pietra e il 4 aprile del 1960 venne inaugurato il grattacielo Pirelli. In quel periodo ospitava inizialmente 2000 persone e 1200 dipendenti, mentre il restante spazio era occupato da uffici e negozi affittati. La gestione dei costi si rivelò però sin da subito molto alta e portò nel 1978 a vendere l’edificio, che venne acquistato dalla Regione Lombardia: l’accordo venne firmato da Leopoldo Pirelli e dall’allora presidente della Giunta regionale Cesare Golfari, al prezzo pattuito di 43 miliardi di lire.
Successivamente il 26esimo piano è stato lasciato vuoto e venne chiamato “Piano della Memoria” in ricordo delle due vittime causate dallo schianto di un aereo turistico nel 2002. Durante la ristrutturazione l’auditorium sotterraneo venne intitolato a Giorgio Gaber e il belvedere al 31esimo piano a Enzo Jannacci. Questi due spazi sono aperti al pubblico in occasioni speciali, giornate aperte o altri eventi.
la struttura innalza per circa 127 metri da terra. Al tempo della sua costruzione era uno dei grattacieli più alti d’Europa: con i suoi 31 piani il Pirellone diventò un simbolo di Milano, nessun edificio può essere più alto della Madonnina del Duomo. Per questo motivo anche sul grattacielo Pirelli è stata posta una copia in oro, solo leggermente più piccola dell’originale che svetta tra le guglie del monumento più famoso della città.
Dal 2007 nel grattacielo si svolge la Vertical Sprint, una gara podistica di 31 piani e 710 gradini a tempo record: circa 4 minuti.
Fotografia di Gianfranco Carozza