L’avv. Maurizio Gallicola aveva promesso alle centinaia e centinaia di pensionati che si sono rivolti presso la sede per veder tutelare il proprio diritto sulla richiesta di incostituzionalità del Decreto Legge n. 65/2015 , che in caso di rigetto da parte della Corte Costituzionale avrebbe presentato ricorso alla Corte Europea di Strasburgo.
Il ricorso è pronto ed è rafforzato dalla recente pronunzia della Corte Costituzionale , che in data 30/01/18 ha emesso sent. n. 12/2018 , ovvero solo a distanza di 60 giorni dall’altra pronunzia, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del D. Legge n. 98/2011 che aveva bloccato la quota deltrattamento pensionistico di un fondo previdenza privato, in pratica in 60 giorni ci sono state due pronunzie opposte e contraddittorie la prima con una sentenza di carattere esclusivamente politico, voluta ed ottenuta da un Governo che mai ha avuto la legittimità del popolo, la seconda perfettamente in linea con i dettami sanciti dalla Costituzione Italiana.
Adesso siamo pronti: il termine di scadenza per la presentazione del ricorso è il 30/05/2018, chiaramente è preferibile indicare come termine ultimo entro il 20/05/2018, in quanto occorre preparare, collazionare e fascicolare tutti i ricorsi ed inviarli a Strasburgo.
CHI PUO’ ADERIRE AL RICORSO A STRASBURGO
- Innanzitutto tutti coloro che già si sono rivolti allo Studio Legale Gallicola, che ha provveduto per loro conto ad inviare la messa in mora quale atto interruttivo della prescrizione dei termini.
- Tutti coloro che sono andati in pensione prima del 01/12/2012.
- Tutti coloro che hanno percepito dal 2012 in poi una pensione complessiva superiore ad € 1.405,00 lordi – al netto € 1.129,27 mensili e di € 1.443,00 lordi.
- Tutti coloro che hanno inviato personalmente la messa in mora o si sono rivolti per l’invio della stessa a Patronati e Sindacati.
- Tutti coloro che non hanno ancora inviato la messa in mora per interrompere i termini di prescrizione , i quali potranno scaricare , compilare ed inviare il modulo presente sul sito , ai recapiti dello studio corredato di fotocopia del documento d’identità , fotocopia del codice fiscale e relativo cedolino Inps.(che è possibile scaricare sul sito Inps con il proprio codice Pin).
QUANTO SI RECUPERA IN TERMINI ECONOMICI
La somma che si recupera è circa il 5-6% dell’importo mensile dovuto oltre interessi e rivalutazione.
Chiaramente ogni anno la somma dovuta aumenterà in maniera proporzionale.
Esempio: Pensione lorda € 2.000,00 arretrati al 31/12/2016 ammontano ad € 6.305,55.