ROCCAROMANA – Spazio di confronto e riflessione su visioni e saperi per affrontare un grave problema sociale e culturale: la violenza alle donne.
È questo il tema che l’Associazione Culturale “L’Aquila” ha affrontato nell’incontro del giorno 10 marzo, mettendo a confronto esperienze e sensibilità diverse, per discutere di un gravissimo problema: la violenza, ma più specificamente la violenza sulle donne.
Molto numerosi i partecipanti, a dimostrazione di quanto sia alta l’attenzione verso il problema, che non solo coinvolge emotivamente, ma che ormai porta tutti noi ad interrogarci su quale il giusto percorso educativo, culturale e sociale da intraprendere per porre fine ad atti di violenza che sempre più frequentemente degenerano in femminicidio e/o addirittura infanticidio.
L’incontro, strutturato come un salotto in cui chiacchierare, ha avuto un esito davvero positivo, animato e coordinato da Maria Rosa Lombardo, si è svolto con uno scambio costante di esperienze, domande, osservazioni, preoccupazioni, tra pubblico e soggetti che, per le loro competenze e il lavoro che svolgono, hanno dato un apporto altamente professionale al dibattito, generando una interazione che ha segnato un modo nuovo di riconoscere e discutere un problema, determinando la riuscita dell’incontro, caratterizzato da grande attenzione e coinvolgimento emotivo.
Per questo l’Associazione ringrazia la Psicologa, dott.ssa Giuseppina Muzzo, la Dirigente Scolastica prof.ssa Filomena Rossi, la rappresentante del Centro Antiviolenza dott.ssa Raffaella Altieri, la giornalista dott.ssa Francesca Nardi, la quale, in maniera molto determinata ha lasciato all’ assemblea nuovi e preoccupanti argomenti su cui riflettere e discutere.
Un ringraziamento grande a tutte le partecipanti e agli uomini presenti, che hanno testimoniato sensibilità ed attenzione verso quello che è un vero e proprio dramma sociale.
Molto bello, seppur “compresso” in un tempo ristretto, il momento dedicato alla lettura.
Quindi un doveroso grazie alla prof.ssa Vittoria Longo, che ha letto un capitolo del suo libro inedito “Il solco argilloso”, alla signora Luisa Moretti, che ha proposto un passaggio tratto dal suo romanzo “I fiori di Sara”, alla giovanissima Aleksandra Czapla, che ha teneramente letto una pagina del suo romanzo “Quel sogno esiste? Io adolescente”.
Particolare emotività è stata generata da quattro giovanissime ragazze: Giuliana, Sara, Ambra e Melania, quest’ ultima con una esposizione sulle paure e le fragilità di una sedicenne, le prime tre con l’interpretazione di poesie, accompagnate dalle note della chitarra di Riccardo.
Un monologo della drammaturga Serena Piccoli, interpretato da Cristina, ha sferzato le coscienze dei presenti, portandoli ad interrogarsi sulla drammaticità del problema.
Le foto di Tommasina, che documentano i volti, gli occhi, ma soprattutto l’animo delle donne, hanno contribuito a creare un’atmosfera che davvero non poteva lasciare indifferenti.
Ma il grazie più grande va alla squadra che ha reso possibile tutto ciò.
Donne di età diversa, fortemente convinte che la violenza non è mai giustificabile, hanno creduto perciò in un progetto che vuole spingerci ad uscire dall’indifferenza, a guardare gli altri negli occhi, ad ascoltare, a comprendere anche quando non si condivide, a liberarci dalle paure, dai sensi di colpa e dalla vergogna; a saper sostenere chi si vuole liberare e non ha il coraggio di farlo; a spezzare le solitudini; ad essere solidali… il primo passo per riconoscere e combattere la violenza!
Grazie Adriana, Ambra, Anna Maria, Antonietta, Giuliana, Giuliana G., Maria Cristina, Melania, Pina, Sara, Tommasina e Valentina.