LA PREGHIERA ELETTORALE: DEDICATA A CHI, TRA I CANDIDATI, ECCELLE PER INCONSAPEVOLEZZA DI SÉ

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Signore salvaci da coloro che credono fortemente e con insistenza criminale,  che il mondo circostante sia costituito da imbecilli;

da coloro che sostenuti e mossi dalla succitata convinzione, si candidano a rappresentarci;

da coloro che, resisi colpevoli delle due azioni precedenti, continuano, con imperterrita ed ignorante arroganza, a prodursi in passerelle in lungo ed in largo sul territorio, chiedendo voti;

da coloro che senza soluzione di continuità, rispetto alle cattive azioni precedenti, ringalluzziti dal silenzio educato circostante, inframezzano il loro insulso divenire dialettico, con cadute di stile, volgarità ed insulti;

da coloro che sommando i precedenti punti di “forza bruta” negano l’evidenza e colpevolizzano gli ignoti dei loro limiti;

da coloro che scoprono dai social che l’asino raglia e l’uomo cammina in posizione eretta e la scimmia fa entrambe le cose;

da coloro che, immemori di un’esigenza sociale acclarata, che rivendica la restituzione delle mani alla terra e che li indica protagonisti in tal senso, indugiano ostinatamente nella produzione di invettive gratuite contro la grammatica italiana ed in totale dispregio del nostro sacro idioma;

da coloro, che leggendo questa preghiera accorata, si riconosceranno intimamente nei citati ed intimamente ci malediranno;

da coloro che primi inter pares, tranne le dovute eccezioni,  arriveranno al traguardo iniziando nel nulla la stagione del nostro scontento.