di Dalia Coronato
“Fascismo uguale camorra”, dicevano i cartelli tenuti dagli immigrati ieri -21 febbraio 2018- alla manifestazione antisalvini. La città si è riunita in largo San Sebastiano durante la visita del candidato Matteo Salvini. Le vie del corso sono state blindate in occasione del tour elettorale del leghista, mentre si innalzava la protesta contro la politica anti immigrazione e il programma elettorale del centrodestra.
Canti popolari, balli etnici e slogan di opposizione hanno animato la serata poco lontano dall’incontro tra il candidato milanese e i suoi elettori. Al corteo erano presenti diversi attivisti tra cui i ragazzi del centro sociale ex Canapificio di Caserta, l’Arci, il comitato di Don Peppe Diana e Scout Agesci Caserta. Numerose sono state le voci che hanno preso parte in prima persona alla manifestazione e con fermezza hanno dichiarato di quanto sia inadeguata una politica che divide ed allontana dagli interessi comuni.
“Molteplici sono gli episodi di violenza che si stanno verificando in Italia e siamo qui ad esprimere il nostro pensiero antirazzista” hanno i sottolineato i rappresentanti dei gruppi scout di Caserta e Casagiove. “Un ragazzo è stato accoltellato a Perugia solo per aver attaccato dei manifesti” ci ricorda Francesco Alifano del centro sociale Millepiani. “Anche qui, a Caserta, abbiamo subito minacce solo per esserci avvicinati alla sede della lega” ci racconta Ferdinando Errichiello, del laboratorio Millepiani. I fatti accaduti qualche giorno fa vedevano al centro della storia un’accesa discussione tra Ciro Guerriero, dirigente del movimento Nazionale per la Sovranità a Caserta e alcuni ragazzi del centro sociale. “Siamo stati accusati di aver devastato la sede e strappato i manifesti, ma noi non l’abbiamo fatto” continua il rappresentante del centro sociale Errichiello, “le foto che ritraggono i manifesti imbrattati sono state scattate di giorno, mentre l’accaduto è avvenuto di sera e ripeto: non siamo noi i responsabili”.
Nonostante il clima di dissapori scaturito da opinioni contrarie, la manifestazione è proseguita in maniera del tutto pacifica. Solo in questo modo il messaggio di accoglienza e la voglia di riscatto che calpesta con coraggio questa terra, può far breccia nel cuore della gente. La lotta alla camorra, la devastazione ambientale, la disoccupazione sono tematiche che si intrecciano continuamente e che riguardano tutte le persone, sono questi i reali problemi da affrontare poiché continuano a minare il territorio e la sicurezza di tutti.
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