di Carmine Eliseo
SAN PRISCO – La Santa Matrona (la ricca), protettrice insieme a San Prisco di questa ridente città ai piedi dei Colli Tifatini, festa che si celebra il 25 gennaio c.a., quest’anno per la prima volta è stata portata in processione per quasi tutte le strade principali della città ed alla fine di questo breve pellegrinaggio terminato nella Chiesa Madre, dal Vescovo di Capua. Domenica 28 invece la Messa alle ore 18.30 sarà celebrata dal cardinale Crescenzo Sepe, per la prima volta nella nostra città, il Pastore che dice alla gente” A MARONN V’ACCUMPAGNA”. Questa volta il Comitato festa insieme a Don Enzo Di Lillo ha programmato una festa tutta dedicata alla preghiera e quindi alla sacralità di questa fanciulla, venuta dal Portogallo per guarire da una malattia rara. I fedeli, una volta venivano a piedi da Marcianise e dai comuni limitrofi per venerare la santa protettrice delle partorienti che trovasi nella sua cappellina e dove in migliaia, da tutta l’Italia vorranno onorare, anche per i miracoli che ha fatto e di cui vi sono le testimonianze. Questa giovane fanciulla, figlia di un potente, venne in Italia, perché il Signore le venne in sogno e le suggerì di mettersi in cammino verso la città di Santo Prisco, per guarire della sua malattia, oggi chiamata leucemia. Lei giunse nella nostra cittadina e riuscì, grazie ai due buoi che l’accompagnarono in questo lungo viaggio, a trovare il patrono e vescovo, San Prisco, il quale era stato buttato in un pozzo da alcuni boscaioli del luogo e ivi seppellito coperto dai rami degli alberi. Lei lo liberò e contestualmente guarì da questa malattia che ancora, oggi, la scienza medica non è ancora riuscita a debellare del tutto. Nel 1788 presso il Notaio Gennaro di Monaco, tre Governatori della Venerabile Cappella di Santa Matrona, eretta dentro la Chiesa Parrocchiale di questo Casale di San Prisco della città di Capua, ricevettero una grande quantità di oro, argento lavorato, suppellettili, di valore inestimabili. Domenica 21 la statua sarà portata in processione e si fermerà per l’adorazione presso le Suore Eucaristiche “S. Vincenzo Pallotti” e poi proseguirà per la Chiesa Madre. Già domenica saranno tante le” Bancarelle”, con le famose mele rosse zuccherate e il famoso “Zuccariello di Santa Matrona” di varie colorazioni, prodotto all’istante da famosi artigiani che vengono dall’agro aversano ma principalmente dalla vicina Orta di Atella e Sant’Arpino. Infine la “Cucchiarella magica” della santa che i fedeli acquistano per devozione ed anche per un ricordo di questa festività, che poi il 15 marzo si rinnova, ed il riferimento sarà per la “SANTA MATRONA POVERA”. Tante sono le donne nate in questo giorno e i loro genitori hanno voluto chiamarle Matrona, a devozione di questa santa che continua a fare miracoli, specialmente per le partorienti che si affidano a lei insieme a tanti altri malati, per altre patologie, che sono stati miracolati. Ma quest’anno la ciliegina sulla torta, don Enzo Di Lillo, attraverso i suoi buoni rapporti con la Curia di Capua e quella di Napoli ha voluto insistentemente il cardinale Sepe, che sicuramente giorno 28 marzo alle ore 18.30 porterà nella città di San Prisco tanti fedeli della Regione Campania che lo seguono ovunque per le sue qualità a favore dei deboli e per la battaglia che, da anni ha intrapreso, per aiutare i giovani che decidono di arruolarsi nelle file della a criminalità organizzata.