ROMA – Si è svolta a Roma presso Hotel il Quirinale L’iniziativa della lista di ispirazione ulivista “insieme” lanciando la campagna “Sostenibilità sociale, ambientale e del lavoro in Costituzione”. Sul palco i promotori della Lista Insieme Riccardo Nencini, Angelo Bonelli e Giulio Santagata. Intervento del Prof Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS – Allenza per lo sviluppo sostenibile, Monica Frassoni, co-presidente dei Verdi Europei, Prof. Efisio Espa, Economista, Esperto di Valutazione delle Politiche Pubbliche, Luana Zanella, coordinatrice dei Verdi. Nel corso dell’iniziativa è stata lanciata la proposta di inserire in Costituzione il principio di sostenibilità dello sviluppo, come già fatto ad esempio da Francia e Svizzera e di aderire al Manifesto proposto a tutte le liste dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS). È stato proprio Enrico Giovannini, Portavoce dell’Asvis, a ricordare la necessità di dotare l’Italia di un’agenda di politiche economiche, sociali ed ambientali che ci riporti sulla rotta della sostenibilità dello sviluppo, secondo le definizioni dell’Agenda 2030″, sottolineando la necessità di inserire il principio dello sviluppo sostenibile in Costituzione come già hanno fatto molti paesi. Presente anche Piero Fassino che si è soffermato sulla particolare difficoltà di queste elezioni per il contesto in cui si svolgono. “Abbiamo alle spalle un decennio di crisi economica e sociale. Con ferite che ancora non si sono rimarginate nonostante stiano arrivando segnali positivi. Ci sono fratture sociali ancora non superate tra chi ha mantenuto le proprie condizioni e chi ha vissuto sulla propria pelle la crisi”. “Partiamo da qui: Trump, Brexit, la vittoria di movimenti estremisti e anti europeisti nascono da questa frattura. Per questo il voto del 4 marzo è importante. Per questo serve una coalizione larga, aperta e inclusiva. C’è la consapevolezza che senza Pd non ci sarebbe centrosinistra ma il centrosinistra è più largo del partito democratico. Siamo a qui anche a rivendicare le esperienze passate di governo: gli ultimi 20 anni quelle migliori sono state quelle del centrosinistra. I governi dell’Ulivo e Prodi e quelle di centrosinistra di Letta, Gentiloni. Ora il riformismo socialista e ambientalista ci permettono di presentarci in maniera migliore e più forte”. Riccardo Nencini nel suo intervento ha parlato di una “lista inclusiva. Non è una lista per la rottamazione. Certo – ha detto con riferimento alla scelta dei Radicali – che rimane aperta la porta. Le nostre sono storie compatibili”. Mentre le storie che si sono unite nella alleanza tra Bonino a Tabacci “è complicato dire che lo siano. Noi continuiamo a presentare un progetto politico aperto perché c’è bisogno anche di quelle storie affinché per permettere al centrosinistra di essere competitivo”. “Di partito a vocazione maggioritaria ve ne è stato uno solo. Era la Dc di De Gasperi del ‘48, ora però è necessario che il Fassino pensiero diventi il Pd pensiero”.
In rappresentanza della provincia di Caserta era presente alla presentazione anche il dirigente nazionale e segretario Provinciale dei Socialisti Brancaccio Francesco “Vogliamo spiegare agli italiani che l’unica ricetta per il futuro dell’Italia e dei nostri figli passa attraverso politiche e azioni concrete e fattibili con obiettivi di crescita misurabili e sostenibili come, ad esempio i nostri tre punti:
1) il raddoppio in tre anni degli investimenti pubblici procapite in ricerca e formazione (oggi pari a 100 euro) e la creazione di un Fondo, con i 300 milioni del bonus ai 18enni, per assegni di studio ai ragazzi della scuola superiore che li indirizzino verso la formazione tecnico-scientifica;
2) Un nuovo Piano casa, un fondo di mezzo miliardo l’anno per dieci anni per realizzare nuovi alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica e dare sostegno ai cittadini che devono affrontare la sopravvenuta impossibilità di pagare l’affitto (per perdita del lavoro o motivi di salute) allargando la platea dei beneficiari
3) Un Patto per il Clima con obiettivi chiari e definiti per attuare gli accordi di Parigi che comprenda, tra le altre cose, 1000 treni per i pendolari, Progressiva eliminazione auto diesel entro il 2035 e benzina 2040, Decontribuzione per i primi tre anni delle nuove assunzioni sui lavori verdi. I sondaggi reali ci danno ad una forbice del 1.7% ed il 2% – continua Brancaccio – posizionandoci come seconda forza politica di questo centrosinistra. Sono fiducioso di raggiungere tranquillamente il 3% soprattutto quando ufficializzeremo le varie proposte di candidature territoriali che saranno il vero valore aggiunto della nostra lista.