Ai ricorsi si aggiungono i ricorsi ed altri nove partecipanti al Concorso per l’assunzione a tempo determinato di 51 Veterinari, indetto con delibera 1218 del 29 settembre 2017 a firma del direttore generale dell’Asl, hanno presentato ricorso al Tar per l’annullamento dello stesso. Con il ricorso introduttivo gli istanti hanno impugnato “una serie di atti con i quali l’Asl di Caserta ha attivato una serie di procedure orientate all’assunzione delle medesime figure professionali prediligendo meccanismi diversi dallo scorrimento delle graduatorie vigenti”. Nei motivi addotti, si riscontrano la violazione dell’art.3 della legge 241/90; difetto di motivazione e di istruttoria; contraddittorietà dell’azione amministrativa; violazione dei principi di economicità ed efficacia dell’azione amministrativa. Violazioni e false applicazioni degli articoli di legge, violazioni delle circolari della presidenza del Consiglio dei Ministri, difetti di motivazioni e di istruttoria nonché violazioni delle linee guida stabilite dalla Regione Campania circa le procedure di reclutamento del Sistema Sanitario Regionale. Una serie di illegittimità vengono dunque rilevate nel ricorso, presentato da un accorsato studio partenopeo a difesa di 9 concorrenti che si considerano lesi nei loro diritti. E’ appena il caso di sottolineare che, nonostante il Concorso per Veterinari tenga banco da tempo per la serie di maleodoranti “pastette”, pare che nella verde prateria dell’Asl casertana si proceda come se nulla fosse successo e gli amici dei parenti degli amici, abbiano preso regolarmente servizio…interrogatori?, convocazioni in commissariato?, quisquilie e pinzillacchere…