di Francesca Nardi
La politica o quel che resta o le somiglia appena appena da lontano, si sta frantumando miseramente in pietose scenette poste in essere a beneficio di quello che i protagonisti delle stesse ritengono essere il popolo bue…Sbagliato!, il popolo appare tale…un bue sonnacchioso, che pascolando, rumina pericolosamente verità camuffate e segue istintivamente sottili indicazioni, appena percettibili, che lo portano verso le origini delle intenzioni di queste brave persone, il cui unico obiettivo è porre l’augusto deretano all’ombra del potere, affinché non si ustioni alla vista delle orrende verità quotidiane…Negli ultimi dodici mesi, abbiamo ascoltato di tutto ed abbiamo preso coscienza della liquida vaghezza dello sciocchezzaio, in cui si agita la mente dei primi della classe… sovente auto dichiaratisi tali. Sullo sfondo… la sceneggiata madre di coloro che partono da lontano, nella speranza di arrivare al traguardo su quella carrozza che, secondo i loro calcoli, qualcuno avrebbe dovuto consegnar loro, fino all’uscio di casa, pregandoli di salirvi… Per mesi le creature si erano sbattute il petto roseo e paffuto come la natica di un porcellino sardo, chiedendo a loro stessi e chiedendo in giro roteando gli occhi, perché mai dovessero bere l’amaro calice di un localismo ingrato, quando il destino si presentava così avverso…forse sarebbe stato il caso di strapparsi dal cuore le città ed i cittadini tanto amati, per veleggiare verso l’Urbe a fare i “numeri” al Parlamento…ma…a qualcuno pare essere andata storta, i calcoli sono andati a farsi benedire e dovrà accontentarsi dell’accompagnamento…ma nel profondo rosso della confusione, grazie a Dio abbiamo l’intellighentia in rosa…la sora Pina che campa ancora di rendita con gli 80 euro settimanali, che hanno immerso intere comunità nell’opulenza e che, in virtù delle sue profonde meditazioni su “etica ed estetica della vacanteria e sintassi applicata attraverso i secoli”, meriterà anche questa volta un posto d’onore nella competizione elettorale…ma c’è di più…sullo sfondo sta già brindando con il diciottesimo “aperanticipo” Chiomalvento Felicori, che aspira al meritato premio, per aver inferto il colpo mortale alla già malandata Casa del Borbone, ma soprattutto all’orgoglio dei casertani. La candidatura al senato di Felicori nel collegio Caserta-Benevento dovrebbe, assieme alla candidatura di Franco Mirabelli ad Aversa, accontentare gli esterofili per conveniente tradizione ed i Renzi boys per obbligo di firma…Alla prossima…