MONDRAGONE – Dopo le dichiarazioni del sindaco Virgilio Pacifico sulla questione dell’agibilità del Palazzetto dello Sport, arriva puntuale la replica dell’ex sindaco Giovanni Schiappa, oggi all’opposizione.
Ma andiamo per ordine: nel pomeriggio Pacifico dichiara in una nota: “L’incomprensibile atteggiamento dell’ex sindaco Giovanni Schiappa sulla vicenda del Palazzetto dello Sport ci induce a dover far luce su una vicenda le cui ombre non possono protrarsi anche sull’amministrazione che rappresento. Il consigliere Schiappa, infatti, non può permettersi di chiamare ‘bugiardo’ il sindaco, ma cosa ancor più grave non può continuare a dire bugie sull’inaugurazione fittizia del Palazzetto dello Sport, dove parlano i documenti in possesso degli uffici comunali.
La questione è semplice e gravissima: l’inaugurazione dei primi di Giugno 2017 della struttura si è svolta in condizioni di assoluta illegalità ed insicurezza per i bambini che quel giorno hanno svolto l’esibizione sportiva, oltre che per l’intero pubblico presente. Il palasport, infatti, mancava dell’agibilità necessaria, non essendo mai stato chiesto dal Comune il nulla osta ai Vigili del Fuoco.
E’ probabile che Schiappa ignori – sarà da accertare nelle sedi competenti quanto volutamente – la differenza tra agibilità e collaudo tecnico, quest’ultimo presente al momento dell’inaugurazione ma necessario solo ai fini della rendicontazione contabile. Il palasport era dunque inagibile (essendolo a tutt’oggi) e quindi assolutamente insicuro ed a rischio, perché mancava della fornitura idrica ed elettrica, oltre che della sala medica per il pronto soccorso.
Immediata la risposta di Giovanni Schiappa: “Inaugurare le opere pubbliche – spiega Schiappa – è atto doveroso di rispetto verso la cittadinanza. La presenza all’inaugurazione dei tecnici comunali e dei professionisti esterni che hanno contribuito alla realizzazione del Palazzetto dello sport certifica senza ombra di dubbio l’idoneità dell’opera senza pericolo alcuno”.
“Il sindaco Pacifico, – continua l’ex sindaco – invece di continuare a prendere lucciole per lanterne, pensi a fare il proprio dovere di Amministratore e bandisca una gara per la concessione, senza perdere ancora altro tempo senza favorirne l’utilizzo. Altrimenti cosa deve pensare la Corte dei Conti?”.