di Francesca Nardi
L’Asl di Caserta ha un direttore generale? Siamo estasiati! E dove regna di solito?, a Buckingam Palace o dalle parti del Monumento?, e allora innalzi le bandiere sul pennone dell’ultimo piano, perché qualcuno comincia a pensare che sia terra di conquista…E torniamo all’opera buffa contrabbandata per concorso bandito su criteri integerrimi, per l’assunzione a tempo determinato di 45 veterinari…Non è detto che il malcontento sia un moto dell’anima riservato agli esclusi, a coloro che non hanno santi in paradiso, a coloro che non godono di parentele altolocate…anzi…tra coloro ai quali è stato servito “il cocco munnat e bbuon” come dicono ad Oxford, si ha addirittura, più tempo a disposizione per cavillare, fare due smorfiette e quattro capricci…fatto è che tra i raccomandati-vincitori si avverte lo sfrigolio della frizioni e una certa dose di acredine…Era sfuggito infatti che, se per vincere un concorso erano necessarie le raccomandazioni, per ottenere la sede giusta e la mansione adatta ai trottolino amorosi du du da da da, erano indispensabili le super raccomandazioni…Purtroppo pare sia andata proprio così…gli uomini del Monte dell’Asl, avrebbero adottato una sorta di vademecum dell’ultraraccomandato…sistemando i loro beniamini nei migliori distretti sanitari e conferendo loro, compiti di alto profilo e di massimo impegno, sudatissime carte da studiare e complicatissimi quesiti da risolvere, tipo randagismo, che potessero conferire loro, quel giusto “tocco d’artista” che fa la differenza…Se volessimo poi, accennare a quel senso di vergogna che comunemente va sotto il nome di “pudore, dovremmo cominciare a convivere con l’idea malsana, che in questa vicenda, manca totalmente…Non è bastato “imporre”, non è bastato “lo scorrimento”, non è bastato l’aver fatto tutto ciò che hanno voluto nonostante i ricorsi, le critiche e la presa d’atto da parte di tutti, di un muro di silenzio che rimane comunque il muro della vergogna, non è bastato infine far vincere il concorso a figli, nipoti e amici…no…qualcosa che veleggia a metà strada tra impudenza ed arroganza ha consentito a lor signori di piazzare i rampolli al sole…Complimenti Direttore De Biasio…ma complimenti soprattutto a chi per mantenere l’affezione al chiaroscuro… “dove vede e dove ceca”.
Ottimo articolo. Peccato che sembra,ma non credo, venga letto solo da chi sa …e vuole saper leggere e mostrarlo a chi possa con la giusta arguzia far vedere a chi non vuol vedere e raccontare a chi non non vuol sentire. A noi tutti diseredati …buona fortuna.
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