SAN PRISCO – Alla veneranda età di 91 anni ci ha lo lasciato lo storico Presidente della U.S. San Prisco, da tutti chiamato: “ZI NINUCCIO”. Ultimamente lo abbiamo incontrato al Circolo “IL RIFUGIO” e lui scherzando con il titolare del Bar disse testualmente:” Solo io potevo portare il Calcio ai livelli che i nostri beniamini locali sono riusciti a raggiungere, grazie al sacrificio della mia azienda, e ad un gruppo di miei collaboratori che credeva nello sport in modo disinteressato”. Il campo sportivo in terra battuta, messo a disposizione dei Padri Oblati, rappresentati dallo storico Padre Verazzo, era per i cittadini di San Prisco, il luogo ove grandi e piccini applaudivano le gesta dei fratelli D’Orso, del fantasista Luigi La Cioppa, del terzino ammazza attaccanti Prisco Lazzariello, e di altri calciatori della vicino Casagiove, Santa Maria Capua Vetere, con un numero 1, tal Giovanni, che si galvanizzava quando vedeva le sue fans dietro la porta. Ad un passo dal partecipare al campionato di Promozione, con una finale disputata sul campo del Gladiator e che vide soccombere la squadra della U. S. Prisco contro una squadra molto più forte. L’avventura continuò nella Prima Categoria, fino alla fine degli anni 90, quando il compianto sindaco ing. Francesco Zibella assegnò a questa società tredici milioni per aver disputato un campionato all’altezza di grandi squadre, e prima del 2000, il nostro zi Ninuccio abdicò ad un gruppo di giovani dirigenti che sulla scia portarono la U. S. San Prisco a disputare un campionato di Promozione, grazie anche al direttore sportivo dell’epoca, Nicola Di Felice. I funerali stamane alle ore 09.30 nella chiesa di S.S. Maria di Costantinopoli officiati da don Carlo Pascarella e sicuramente saranno in tanti a rendere l’estremo saluto a Giovanni Casertano che fino a qualche mese fa si vedeva con la sua motoretta lungo Viale Trieste e Via M. Monaco, per commentare le gesta della sua squadra del cuore, il Napoli, che quest’anno potrebbe vincere lo scudetto, ma l’impegno dei suoi amici sarà quello di festeggiarlo con lui, sempre presente, anche quando ultimamente aveva perso il suo Cané, Giuseppe Curatolo, suo nipote, un’altra perla del calcio della città di San Prisco, insieme a Giuseppe Violante, Giuseppe Cinotti e a tanti giovani che sicuramente vorranno onorarlo.
Carmine Eliseo