PARTE ‘LABSUS’, IL PROGETTO PER ADOTTARE LE AREE PUBBLICHE

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SANTA MARIA CAPUA VETERE – A distanza di più di otto mesi dalla delibera di giunta, si va a concretizzare il progetto “Labsus”

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, consistente nella possibilità di adottare le aree pubbliche da associazioni, enti e privati cittadini per tenere così pulite e provare a migliorare le aree pubbliche attraverso la partecipazione diretta della popolazione della città. “Il progetto – hanno dichiarato il sindaco Antonio Mirra e l’assessore al Verde Pubblico Virgilio Monaco – fonda le basi su una chiara valenza sociale, principio sul quale questa amministrazione prova a lavorare fin dal proprio insediamento, e denota la ferma volontà di operare per la valorizzazione del territorio cittadino da parte di cittadini propositivi, collaborativi e in possesso di una visione positiva. L’ulteriore obiettivo di questo progetto va nella direzione di una città che saprà stringersi sempre più attorno ai propri beni, un “città partecipata” insomma in cui ognuno, pubblico e privato, è chiamato a fare la propria parte per rendere migliore e sempre più vivibile la nostra Santa Maria Capua Vetere. L’auspicio è quello di una sempre più concreta attuazione di questo regolamento al fine di rafforzare la collaborazione tra cittadinanza ed amministrazione”. A tal proposito, in base alle richieste pervenute all’Ente da parte di associazioni e privati cittadini, con diverse delibere di giunta sono state affidate le seguenti aree: aiuole e fioriere in Piazza Matteotti e in via Sirtori; piazzetta Carolina Raucci in via del Lavoro; rotatoria in piazza San Francesco; rotatoria e aiuole spartitraffico in viale Consiglio d’Europa; rotatoria tra via Danimarca, via Martiri del Dissenso e viale Consiglio d’Europa; Villa Cristina in via Cappabianca. Alle aree già assegnate ne verranno aggiunte delle altre sulla base delle numerose richieste che stanno pervenendo in Comune.