SANITÀ, LANGELLA (ALA-SC): “OSPEDALE BOSCOTRECASE RIDIMENSIONATO, AMMINISTRATORI LOCALI INDIFFERENTI”

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BOSCOTRECASE SANITÀ, LANGELLA (ALA SC): OSPEDALE BOSCOTRECASE RIDIMENSIONATO, AMMINISTRATORI LOCALI INDIFFERENTI
L’OSPEDALE DI BOSCOTRECASE

NAPOLI“Doveva essere un polo di eccellenza. Nel piano regionale ospedaliero, era stato concepito come un plesso di primo livello e invece, a distanza di oltre 10 anni dall’inaugurazione, l’ospedale di Boscotrecase (Na) rimane una grande incompiuta. Ad aggravare il quadro è giunta la notizia del probabile trasferimento del reparto di Cardiologia in quel di Castellammare di Stabia (Na). Spero si tratti di una voce infondata, ma se così non fosse ci troveremmo di fronte un’altra pesante tegola che va ad abbattersi sui destini di un nosocomio già pesantemente ridimensionato dopo la chiusura di Ostetricia e ginecologia, il trasferimento di Oculistica, l’Emodinamica che ancora attendere di entrare a regime ed i soliti, cronici problemi di sott’organico”.

LANGELLA SANITÀ, LANGELLA (ALA SC): OSPEDALE BOSCOTRECASE RIDIMENSIONATO, AMMINISTRATORI LOCALI INDIFFERENTI
Senatore Pietro LANGELLA, vicepresidente Commissione Bilancio

Così, in una nota, il senatore del gruppo ALA-SC (Alleanza LiberalPopolare Autonomie-Scelta Civica) Pietro Langella, vicepresidente della Commissione Bilancio. “Mi rifiuto – dice il parlamentare originario di Boscoreale – di accettare l’ulteriore smembramento di un ospedale, il Sant’Anna e Maria SS. della Neve, concepito per diventare il fiore all’occhiello della sanità vesuviana ed invece continuamente svilito a favore del polo sanitario stabiese”. Il tutto, aggiunge ancora Langella “nel colpevole silenzio di quanti, sul territorio – sindaci, consiglieri provinciali e regionali – pur dovrebbero battersi e intervenire per la salvaguardia di una struttura così importante, facendosi portavoce delle istanze dei cittadini”.

“Da senatore – rimarca Langella – non posso non rammaricarmi per i tanti miei solleciti caduti nel vuoto. Mi sembra di rivivere l’incubo del parco nazionale del Vesuvio laddove tutti i nostri appelli per la salvaguardia delle pinete poi distrutte dai roghi, sono puntualmente rimasti inascoltati”. “Vedermi continuamente sfilare davanti situazioni come questa, frutto di evidenti scelte di ‘malapolitica’, è a dir poco avvilente” conclude.