
All’interno del locale sono state ritrovate centinaia di carte d’identità, passaporti, carte di circolazione di veicoli, tessere sanitarie, parecchie banconote e vari timbri falsi degli uffici stranieri di alcune Questure italiane. Un fornito archivio di falsi o originali risultati rubati.
Il reo aveva allestito una stamperia e organizzato un vero e proprio mercato di falsi documenti contattando altri stranieri ai quali vendeva i falsi dopo aver scattava una foto all’acquirente, averla scannerizzata e apposta sul documento che veniva poi consegnato successivamente dietro il pagamento di una somma di denaro.
Al malvivente sono stati contestati vari reati: ricettazione, produzione di documenti falsi, contraffazione di atti pubblici, contraffazione di impronte digitali.