MARINA DI PESCOPAGANO ABBANDONATA DALLE ISTITUZIONI

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CMARINA PESCOPAGANO MARINA DI PESCOPAGANO ABBANDONATA DALLE ISTITUZIONIASTELVOLTURNO –  Proprietari e residenti continuano a inviare missive al sindaco di Castelvolturno, competente per territorio su questa località che nei mesi estivi ospita tanti turisti e che ultimamente ha visto un calo netto di presenze, perché affittuari, residenti occasionali e residenti stanno scappando via per mancanza di Sicurezza e Vigilanza. Continuano gli episodi di furti, occupazioni abusive di case da parte di delinquenti che provengono dalla zona di Napoli che trovano un posto sicuro per continuare a svolgere le loro attività criminali. Alcuni giorni fa, in uno dei viali più abitati nel periodo estivo, un uomo sui cinquant’anni ha occupato una casa ed è entrato, intimando anche ai proprietari di abitazioni confinanti di stare tranquilli e non divulgare la notizia del reato. Dopo poco le autorità preposte al controllo del territorio si sono recate in loco ed hanno intimato al soggetto di andare via in tempi rapidi. Costui, dopo il danno al portoncino d’ingresso e all’ingresso del piccolo appartamento non ha opposto resistenza e si è allontanato insieme alla famiglia. Al momento tutto è andato bene, ma nelle prossime settimane, coloro i quali hanno avvisato le autorità, sono tranquilli? E chi li tutela?

Intanto aumentano i cartelli di Fittasi e Vendesi, perché la gente è stanca di trascorrere il periodo estivo a contatto con malavitosi che provengono da Acerra, Afragola ed altre località ove la malavita organizzata cerca di scappare per avere possibilità di delinquere a Mondragone e Castelvolturno. I cittadini sentono la mancanza dello Stato in queste due località turistiche, nonostante i continui intereventi delle Forze dell’Ordine. Ma i sindaci di queste due località balneari, a volte sottoposti a continue minacce verbali ed anche fisiche, quando chiederanno un aumento delle unità, sia dei Carabinieri che della Polizia di Stato? Marina di Pescopagano, nonostante l’impegno dei proprietari dei Lidi e dell’associazione che li rappresenta non sono più in condizioni di potere operare, ed a fine stagione, alcuni, prossimi alla pensione, vogliono rinunciare a questa attività, nonostante i sacrifici dei loro genitori, i quali hanno difeso a denti stretti questo territorio, per evitare le infiltrazioni della camorra, sia locale che quella esterna.

Tacco di Ghino