Come ben sappiamo, le PIASTRINE, prodotto dell’attività del midollo osseo, sono principalmente deputate ai processi di EMOSTASI.
Responsabili di tali processi riparativi sono i cosiddetti FATTORI DI CRESCITA PIASTRINICI, i più importanti dei quali sono:
– Platelet derived growth factor (PDGF): induce la mitosi, ovvero la replicazione cellulare ed angiogenetica. Coordina l’azione degli altri fattori di crescita.
– Transforming growth factor beta (TGF-B): stimola gli osteoblasti e i fibroblasti; inibisce gli osteoclasti.
– Insulin-like growth factor I/II (IGF I/II): stimola gli osteoblasti; aumenta la deposizione della matrice ossea.
– Fibroblast growth factor basic (FGFB): stimola la migrazione dei fibroblasti e la sintesi di collagene.
– Epidermal growth factor (EGF): stimola le cellule mesenchimali ed epidermiche.
I COAGULI di norma contengono il 4% di PIASTRINE e, di conseguenza, un certo numero di FATTORI DI CRESCITA PIASTRINICI.
Il P.R.P. contiene il 95% di PIASTRINE e, in conseguenza di ciò, un numero elevatissimo di FATTORI DI CRESCITA PIASTRINICI.
Per questo il P.R.P. riesce a stimolare una rigenerazione cellulare molto più rapida del normale.
Il P.R.P. viene, per questo, utilizzato in molti settori della Medicina e della Chirurgia, particolarmente laddove insorga l’indicazione ad una forte spinta metabolica volta alla RIGENERAZIONE TISSUTALE.
PRINCIPALI INDICAZIONI:
Al momento, le principali indicazioni all’utilizzo del P.R.P. sono in chirurgia maxillo-facciale, in ortopedia per curare alcune localizzazioni artrosiche e per accorciare i tempi di guarigione delle fratture, ed in chirurgia plastica.
In Chirurgia Plastica include:
- Ulcere croniche degli arti inferiori non responsive ai comuni trattamenti.
- Ustioni cutanee ed esiti da ustione
- Cicatrici (cicatrici da acne etc)
- Alopecia maschile e femminile
- Medicina estetica
METODICA DI PREPARAZIONE:
Il P.R.P. è una sostanza che viene estratta dal sangue con una tecnica semplice ed economica. Mediante un semplice prelievo, come se dovessimo fare delle comuni analisi del sangue, le piastrine vengono isolate dal resto del sangue per centrifugazione. Arricchito e concentrato all’interno dell’apposito kit, il PRP viene raccolto in siringa, pronto per essere utilizzato. Tale procedura richiede la collaborazione da parte del personale del Centro Trasfusionale di riferimento.
TRATTAMENTO:
A questo punto, ottenuto il prodotto finale, questo può essere applicato immediatamente secondo le indicazioni mediche specifiche.
L’applicazione del concentrato piastrinico è indolore. Il trattamento può essere effettuato, a seconda dei casi, in regime ambulatoriale, Day Hospital o Ricovero Ordinario. Nei casi in cui si associano delle procedure chirurgiche (ad esempio uno sbrigliamento chirurgico nel trattamento delle ulcere croniche deli arti inferiori) è richiesta analgesia mediante Anestesia Generale o Anestesia Loco-regionale da parte dello Specialista.
Come si vede, in molti casi si tratta di affezioni che hanno in comune tempi di guarigione lunghi, e costi (sociali ed economici) molto alti. Il successo di questi trattamenti è legato al lavoro di equipe mediante l’integrazione di più figure professionali, coinvolgendo il medico ematologo, l’anestesista, il dermatologo, il chirurgo plastico ed il personale infermieristico.
A mio modo di vedere, l’utilizzo ad ampio raggio del P.R.P. potrebbe apportare notevoli vantaggi a livello economico, senza contare il fattore più importante, ovvero l’innalzamento della qualità della vita del paziente affetto da patologie croniche, invalidanti o con alto impatto sulla sfera emotiva e personale.
a cura del dott. Pierluigi Gigliofiorito