di Carmine Eliseo
SAN PRISCO – La sezione del PSI della città di San Prisco, inaugurata a dicembre 2016, non ha ancora ricevuto le 11 tessere, pagate regolarmente ad un autorevole esponente del PSI nazionale, un tal Brancaccio, attuale segretario sezionale di Caserta, Anche i 16 compagni di Pignataro Maggiore, a nome del rag. Baldassarre Borreli, protestano nei confronti della direzione nazionale e dell’area Tesseramento, gestita da un tal Pecheaux. Nonostante le dovute rimostranze, le 27 tessere, pagate regolarmente con soldi in contanti, dati ad un professore locale della città di San Prisco, un tal Salzillo, ad oggi non hanno avuto la regolare consegna. Il neo segretario regionale, Marco Riccio, presente alla inaugurazione della sezione del PSI della città di San Prisco” PIETRO LAGNESE- SANDRO PERTINI”,a conoscenza di questo incidente di percorso, nonostante i dovuti solleciti, non ha mai telefonato al segretario di sezione, ing. Carmine Cestrone. Il responsabile del Tesseramento ha interessato la Direzione Nazionale del PSI di Nencini, attraverso l’avv. Cinquepalmi, il quale dopo 15 giorni, con frasi offensive ha declinato l’incarico. Il disegno è chiaro, la sezione storica del PSI, secondo la linea di Nencini e compagni deve chiudere, ma i ventuno compagni che hanno aderito ai Socialisti in Movimento nel 2017 e che continuano a raccogliere adesioni anche nella vicino Pignataro Maggiore, con Baldo Borrelli, preannunciano nell’assemblea del 7 ottobre, al Centro Congressi GSM in Via Prenestina, un breve intervento di due compagni, San Prisco e Pignataro Maggiore, per ricordare a questi dilettanti allo sbaraglio del PSI della provincia di Caserta, quasi tutti ex PD, che la sezione è ancora aperta e continuerà a far politica, visto che nei prossimi giorni, ospiterà momentaneamente il SI di Francesco Paolino e del segretario nazionale Fratoianni, mettendo in cantiere una iniziativa comune con i vertici del si e dei Socialisti in Movimento, con Aldo Potenza.
