CASERTA – La sentenza del Tar Campania con cui è stata annullata la delibera di consiglio che approvava il bilancio consuntivo 2016 è una grande vittoria della democrazia. Questa amministrazione comunale ha confermato, alla prova dei fatti, l’incapacità di affrontare e risolvere il problema della gestione degli uffici e della macchina comunale. Solo un Comune a pezzi è incapace di affrontare, nei tempi corretti stabiliti dalla legge, le questioni economiche. Questa amministrazione di centrodestra/sinistra, invece di prendere atto, il 31 maggio scorso, che erano stati sforati tutti i termini di legge come i consiglieri di Speranza per Caserta avevano ampiamente denunciato, è andata avanti con l’arroganza di sempre. D’altronde, è ben chiara la “tattica” di arrivare a discutere i bilanci nelle ultime ore utili, quando stanno per scadere anche i termini di proroga concessi dalla Prefettura nell’ormai canonica diffida, costringendo i consiglieri di maggioranza al più classico dei “o ti mangi questa minestra, o ti butti dalla finestra”, perché una eventuale mancata approvazione significherebbe lo scioglimento del consiglio.
Al di là di quello che deciderà il prefetto Ruberto in merito ad una nuova convocazione del consiglio, o anche al suo scioglimento, il dato politico è uno solo: il sindaco Marino si occupa solo di propaganda e della sua personale carriera politica. A fine maggio, evidentemente, era troppo impegnato a tessere le trame della sua scalata al Palazzo della Provincia per occuparsi della sua città, per affrontare in maniera chiara e onesta il problema dei conti sempre più dissestati. Marino non sapeva e non voleva far sapere. Questa vicenda rimarrà nella storia politica di questa città, e speriamo che serva a risvegliare anche i cittadini che devono rendersi conto della qualità di chi oggi li amministra. Nel suo comunicato dopo l’approvazione del bilancio in giunta, Marino raccontò la frottola di un bilancio approvato, per la prima volta da anni, nei tempi regolamentari. Bene, quel bilancio “eccezionale” è stato spazzato via dal Tar che ha punito l’arrogante volontà di procedere anche in presenza di una manifesta violazione delle regole. E’ chiaro che, visto il nostro giudizio politico fortemente negativo sull’attuale amministrazione, auspichiamo uno scioglimento del consiglio e nuove elezioni, ma si dovesse tornare in aula consiliare per la discussione del consuntivo, saremo pronti a dettagliare, a sindaco, assessori, dirigenti e consiglieri, i guasti che questa amministrazione sta causando alla città.