di Carmine Eliseo
SAN PRISCO – L’assessore Prisco Sbordone, da responsabile di un’azienda a conduzione familiare conosce bene i meccanismi per lavorare, con l’Ufficio Tecnico diretto dall’architetto Di Rienzo, alla risoluzione dei problemi che interessano l’elettrificazione comunale, le aree a verde, la manutenzione delle strade. Questo giovane amministratore definito da tutti: “L’assessore delle caramelle e dei dolci, sicuramente ha qualità da vendere anche tra i colleghi della giunta D’Angelo, con qualcuno che vende solo fumo ma quando si tratta di arrostire manca la carne”. Quando Sbordone viene trattato male dalla stampa online telefona e chiede spiegazioni, ma subito dopo passa al contrattacco e si mette alacremente a lavorare per la risoluzione delle problematiche del suo settore, senza invadere le competenze di Abbate, Carrillo, Morgillo e Paolino. Allora, quando in un civico consesso i consiglieri comunali, sia di minoranza che di maggioranza si rispettano, ebbene chi ne beneficia sono i cittadini. Allora basta con le illazioni di uno sparuto gruppo di presunti politici di Via Agostino Stellato e Piazza Padre Verazzo, i quali danno indicazioni errate, a chi potrebbe svolgere autonomamente il proprio lavoro di rappresentante del popolo. Purtroppo attualmente i Partiti sono scomparsi a San Prisco, solo il PD e il PSI-Socialisti in Movimento non hanno consiglieri comunali e quindi devono, con i rispettivi segretari, l’avv. Pasquale Monaco e l’ing. Carmine Cestrone, stimolare la giunta D’Angelo non con i manifesti ma con le proposte dei rispettivi direttivi, onde raggiungere gli obbiettivi che sono gli stessi del programma elettorale del 2016 di Le Ali per il Bene Comune, tranne sulla indennità di carica degli amministratori, dove un taglio del 20% potrebbe far rientrare nelle casse comunali circa diecimila euro all’anno, risorse da utilizzare nel sociale. Ritornando all’assessore Sbordone al quale ieri avevamo chiesto da cittadini di far rimuovere il ramo divelto dalla tromba d’aria di alcuni giorni fa, ebbene lui ci ha telefonato, intorno alle ore 21.00, dicendo: “Il ramo adiacente alla strada che costeggia la villetta di Viale Trieste è stato portato via perché costituiva pericolo per le auto ed i pedoni”. Colleghi assessori e consiglieri comunali, emulate l’assessore alla manutenzione delle strade, ed evitate di polemizzare sulle sue capacità di amministratore della giunta D’angelo e siate tutti propositivi.