DISASTRI NATURALI: ANNAMARIA CARLONI (Pd): “QUANDO DECIDIAMO DI VOLTARE PAGINA?”

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A.M.CARLONI 300x174 DISASTRI NATURALI: ANNAMARIA CARLONI (Pd): QUANDO DECIDIAMO DI VOLTARE PAGINA?
L’onorevole Annamaria CARLONI

L’onorevole Annamaria Carloni ha affidato a facebook le proprie considerazioni sulla tragedia di Livorno. Il pensiero del deputato dem è chiaro: basta piangere i morti…è urgente rimboccarsi le maniche e mettere in sicurezza l’Italia.

“Le news del mattino – si legge nella pagina dell’on. Carloni –  ci dicono che Irma sta lasciando Miami dirigendosi altrove, lasciando intere regioni da ricostruire, 3000.000 di cittadini senza corrente elettrica devastazioni di ogni genere e 3 morti. Le news de Il Mattino ci dicono anche che a Livorno, dove pure l’allerta meteo era stato lanciato, la città è ugualmente in ginocchio con 7 morti e ancora dispersi. Tutti siamo ora sconvolti per la morte atroce di quella famiglia dove nulla si è potuto, nonostante il coraggio delle persone che hanno lottato all’inverosimile, conto la furia dell’acqua. Ora siamo vicini alla città, al suo lutto e solidali con i cittadini e le istituzioni. 

Ma poi che facciamo da domani? Quando ci imponiamo di cambiare la nostra cultura della prevenzione di fronte ai rischi a cui siamo esposti (idrogeologico e sismico innanzitutto)? Quando noi italiani cittadini, politici, rappresentanti delle istituzioni civili e dei media decidiamo davvero di voltare pagina e non solo piangere ed essere solidali? Certamente ci vorranno decenni e molte risorse per mettere in sicurezza un territorio tanto fragile, antropizzato e spesso abusato ma alcune decisioni in campo civile e culturale si impongono e potremmo prenderle da subito. Nel dopo guerra il servizio pubblico radiotelevisivo partecipò alla ricostruzione del paese con un grande impegno pedagogico. Mi chiedo se è pensabile oggi un impegno analogo, ad esempio un contemporaneo maestro Manzi. “Non è mai troppo tardi” ha fatto la storia di ieri e certamente anche oggi non è’ mai troppo tardi per insegnare la prevenzione a vecchi, adulti e bambini e contrastare tutti insieme come comunità civile la cultura del rischio. Forse questo si potrebbe fare da subito.”