Vicenda ILSIDE: novità dall’audizione dinanzi alla VII commissione ambiente del Consiglio regionale della Campania.
“La Regione Campania è pronta a revocare l’autorizzazione amministrativa dell’impianto di trasferenza Ilside di Bellona dopo il grave incendio di luglio che ha provocato un vero e proprio disastro ambientale. È assurdo che si possa ancora consentire di operare a chi ha provocato, negli anni, un danno così ingente per il territorio di Bellona e per l’area circostante”, ha affermato il vice presidente della regione Campania, nonché assessore all’ambiente, Fulvio Buonavitacola. Ad annunciarlo l’On. Camilla Sgambato (Pd), presente nella mattinata del 31 Agosto alla seconda audizione della VII Commissione Ambiente del Consiglio Regionale della Campania presieduta da Gennaro Oliviero, alla presenza del vice presidente Buonavitacola, dei consiglieri regionali Stefano Graziano, Alfonso Piscitelli e Vincenzo Viglione, del sindaco di Bellona, Filippo Abbate, e del vice sindaco di Pontelatone, Antonio Carusone, della capogruppo di minoranza, Maria Celeste Cafaro, dell’avv. Pietro Romano, dei rappresentanti del comitato civico di Bellona, dei dirigenti regionali di Arpac Caserta e dei Settori Bonifiche e Ambiente.
“L’Assessore regionale all’Ambiente Buonavitacola ha indicato la soluzione da attuare dopo il vasto rogo dell’impianto di Bellona, dove ancora si registrano fumarole sviluppatesi dalle decine di tonnellate di rifiuti, in particolare plastica, ancora in fase di combustione, depositate lì negli anni senza alcun controllo delle autorità locali”, ha detto la parlamentare del Pd.
“All’esito del procedimento di verifica e revoca che la Regione concluderà nei prossimi giorni, in sinergia con l’Arpac ed il settore Bonifiche, il Comune dovrà senza ulteriori ritardi avviare tutte le procedure in danno e sostitutive rispetto alle inadempienze che si dovessero registrare da parte della proprietà del sito, e porre in essere ogni utile iniziativa per mettere in sicurezza il sito. Subito dopo si attiveranno con l’ausilio della regione le operazioni di bonifica di un’area finora abbandonata a se stessa, tra ritardi, omissioni e anomalie varie”, ha concluso Sgambato.