“Mentre il Sindaco illegittimo, folgorato dalla nuova passione giostraia, continua a raccontare ai Cittadini una Citta virtuale, un luogo che non esiste, quella vera, la Città reale continua a cadere a pezzi.
Abbiamo già mostrato le aree verdi abbandonate, le piazze ancora chiuse e le strade colabrodo disseminate da dossi rovina-auto, impiantati senza alcuna logica.
Ha dichiarato il consigliere di opposizione Dario Abbate –
Oggi mostriamo le condizioni in cui si trova quell’opera che doveva cambiare il volto della città: il ring verde.
Ai Cittadini, quando il sindaco illegittimo si candidò, promise questo: “Il Ring Verde, la barriera di alberi che avrebbe dovuto segnare il naturale confine-cerniera tra l’agglomerato urbano e quello industriale, è stato un progetto violentemente oltraggiato dall’imperizia e dalla insipienza delle recenti amministrazioni comunali, tanto che oggi di quella idea rimane la caricatura ingiuriosa di un parco inaccessibile realizzato, sprecando denaro pubblico, nei pressi del Velodromo. Un simulacro surreale di spazio verde che grida vendetta. Una operazione sulla quale occorre necessariamente accendere di nuovo i riflettori e prevedere un impegno particolare per il recupero complessivo dell’idea originaria” (dal programma elettorale del candidato Velardi).
Credo che ogni commento sia superfluo….
Forse è il caso che i riflettori li accenda l’opposizione, sarà un po’ più utile!”