di Carmine Eliseo
ROMA – Ci sono voluti 17 anni per far recuperare i rapporti, tra fratello e sorella, Bobo e Stefania Craxi, e questa volta l’occasione glielo’hanno data, De Michelis e Martelli, che hanno aderito al NUOVO PSI di Caldoro, in Campania. Sicuramente l’alter ego di Berlusconi, l’avv. Ghedini, nuovo responsabile di Forza Italia e selezionatore della classe dirigente che condurrà il partito azzurro, probabilmente alla vittoria finale, contro una Sinistra che continua a perdere pezzi. A Bobo Craxi, i socialisti in Movimento gli hanno augurato di sedere quanto prima in Parlamento, anche se ad Aprile si parlava di un suo ingresso in Mpd, ed anche all’epoca, il gruppo dirigente dei Socialisti, gli aveva garantito anche un appoggio dei socialisti pugliesi. Ora però bisogna stabilire quali saranno le scelte che Berlusconi farà per vincere le elezioni politiche del 2018, quando a presiedere la coalizione sarà sempre lui. E Salvini e la Meloni cosa diranno? Alfano si è autoescluso, rimane solo Beppe Grillo, il quale in quanto a comicità è superiore al Cavaliere, ma in termini di organizzazione dista circa mille anni luce dallo staff che sta già selezionando in ogni Regione i candidati da presentare sia alla Camera che al Senato. In Campania è guerra aperta, mentre a Caserta, una volta il leader incontrastato era il consigliere regionale Giampiero Zinzi, mentre ora in pole position, a livello provinciale, una donna dell’agro aversano che aveva dichiarato, alcuni anni fa, di abbandonare la politica attiva. Al momento le decisioni non sono state ancora assunte, in vista anche degli accordi programmatici tra le varie componenti del centro destra, fermo restando che il leader incontrastato è sempre lui, il Cavaliere. Da indiscrezioni a livello nazionale sembra che all’interno del PSI di Nencini vi sia qualche frangia che voglia staccarsi dal vice ministro alle Infrastrutture, e sono i fedelissimi di Claudio Martelli che riesce ancora a essere un protagonista attivo della politica italiana, dopo un periodo buio, durante i quale, anche lui, ha pagato il prezzo di Tangentopoli. La fortuna di questi nostri politici è che gli Italiani dimenticano in fretta le disavventure dei politici inquisiti e alla fine continuano a votarli, qualsiasi maglietta indossano. Aveva ragione quel grande cantautore milanese, quando scrisse quella canzone, che recitava testualmente:” Ma dove sta la destra e dove sta la sinistra”. Peccato che oggi il Partito comunista è divenuto un partito democratico, forse era meglio quando prendeva ordini dalla Russia ed il segretario era Enrico Berlinguer, ed il suo antagonista era un tal Bettino Craxi, che diede lustro agli italiani nel modo, fino al 1992, quando un pool di magistrati politicizzati decise di oscurare il Partito Socialista Italiano e la Democrazia Cristiana. Ed oggi? PD e PSI insieme non raccolgono nemmeno il 25%. E i dissidenti di questi due partiti storici della sinistra italiana? Cercheranno , grazie ai Socialisti in Movimento di Aldo Potenza, Anna Falcone, Angelo Sollazzo, Felice Besostri, Gerardo Labellarte e il presidente Roberto Biscardini, di trovare una intesa programmatica il 10 ottobre a Roma, per tentare la scalata ad un Parlamento Italiano, che necessita di rinnovamento, sia negli uomini che nelle idee.