di Carmine Eliseo
CASTELVOLTURNO – Pullulano nella zona gli abusivi, sia nell’ambito degli ambulanti o quelli a posto a fisso. E i Vigili Urbani? Strisce pedonali cancellate, motorini che sfrecciano ad alta velocità, auto che escono dai vicoli privati a retromarcia, incivili che depositano i rifiuti nelle ore più impensate, l’Esercito che non passa frequentemente come una volta, Carabinieri e Polizia di Stato che vengono solo a controllare i detenuti agli arresti domiciliari. E lo spaccio indefinito di stupefacenti? Caro primo cittadino, ma quando vuole far intervenire il Comitato per la Sicurezza dei cittadini dell’intera area di Marina di Pescopagano. Alcuni anni fa, un vecchio vigilante, prima di passare a miglior vita, ci disse testualmente:” Le persone che avevano le abitazioni negli anni 70, 80, 90 e forse fino al 2000 si sentivano protette dal nostro servizio, oggi invece si continua a rubare negli appartamenti e nonostante la flagranza di reato, per alcuni delinquenti e spacciatori occasionali, il carcere non arriva mai. Necessita un giro di vite, ma l’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Dimitrj Russo, pare che non sia nelle condizioni di prendere taluni provvedimenti legali e tra questi, un’ordinanza che obblighi i proprietari dei terreni incolti della zona di Marina di Pesopagano di tagliare sia i canneti che gli alberi che si affacciano sulla pista ciclabile e sulla strada che, grazie ai soldi della Comunità Europea, era un gioiellino da tenersi stretto. Invece i soliti vandali, sradicano le panchine, abbattono i segnali stradali, buttano cartacce nelle aiuole, bruciano sterpaglie. E il sindaco di Castevolturno, giustamente impegnato con l’immigrazione clandestina e con l’assenza di denaro nelle casse comunali, non si muove dal palazzo municipale. Ma lui può anche viaggira con la sua auto e rendersi conto, in modo anonimo, dello stato di abbandono e di degrado, in cui questi tre viali, Brunelleschi, Buonarroti e Braccio, versano. Fili della Enel o della Telecom che addirittura intralciano il passaggio dei pedoni lungo viale P. Braccio, insieme alle buche profonde, che da anni non vengono chiuse, con materiale bituminoso. A proposito ma l’assessore ai lavori pubblici insieme al responsabile dell’Ufficio Tecnico, quando si recheranno in zona per un sopralluogo? E poi l’attuale primo cittadino parla di recupero delle aree balneari del comune che rappresenta. Ma il Prefetto, dopo aver inviato il Commissario per l’Emigrazione, non potrebbe farsi una passeggiata in questa zona bellissima, ospite se necessario di qualche lido della zona, dal Lido della Siesta al lido Cristall, dai Gemelli al Lido Placido. Forse il sindaco preferisce l’arte e la cultura, in qualche lido di qualche ex sindaco, per trascorrere ore liete a parlare di libri o di quadri. Sarebbe il caso che Russo dia incarico a qualche artista locale per immortalare Via F. Brunelleschi, nella zona ove mancano i bidoni per mettere dentro i rifiuti e dove sono depositati materiali ingombranti da mesi, anzi di fronte al Lido barone, appena si gira a sinistra, inizia il degrado. Ma il Prefetto cosa aspetta ad intervenire? Se le casse del Comune di Castelvolturno sono vuote, ebbene costoro potrebbero anche rinunciare alla indennità di carica.