di Fabrizio Grimaldi
Inascoltata la disperazione di migliaia di docenti assunti fuori provincia che chiedevano una soluzione per poter restare a Caserta. Si tratta di qualche migliaio di docenti che a Caserta non potrà mai tornare. Certo le proposte elaborate dal comitato erano deboli sul piano legale. Quest’anno a differenza dello scorso, il contratto per la mobilità annuale vietava espressamente l’ipotesi di conferire posti in deroga sul sostegno a docenti sprovvisti di titolo. E’ grave però che questi docenti non abbiano trovato alcun interlocutore politico e sindacale per intavolare un ragionamento anche di prospettiva. Così il sogno dell’assegnazione è svanito per “gli immobilizzati della Buona Scuola” ma anche per altri docenti fuori sede. Sono visibili sul sito dell’Uffici scolastico di Caserta, gli elenchi tanto attesi delle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie. Si tratta dell’ultima chance che i docenti di ruolo titolari in altre province, hanno per poter restare un anno in servizio a Caserta per esigenze di famiglia. E’ la mobilità in organico di fatto, i cui posti sono stati ridotti perché assorbiti dai guasti della buona scuola. Un boccone amaro, l’ultimo di questa estate, quello che hanno dovuto ingoiare i docenti che hanno visto rifiutata la richiesta e devono ripartire. Si mette molto male la situazione scolastica in Campania: sic stantibus rebus migliaia di docenti a Caserta non rientreranno mai! Agli atavici guasti della scuola locale, si sommano quelli della Buona scuola e del proliferare dell’uso della 104/92 con cui si scavalcano tutte le graduatorie. Eppure lo scorso 4 luglio il Ministro Fedeli in conferenza stampa tuonava:” Noi siamo sempre per garantire i diritti previsti dalla legge, ma combatteremo strenuamente, senza cedere di un millimetro, ogni abuso perché combattere gli abusi serve a garantire i diritti di chi ha reali necessità”. Non sappiamo se la missiva sia partita e se il tavolo sia stato istituito, fatto sta che sul sito dell’Ufficio scolastico regionale e su quello provinciale di Caserta alcun avviso in tal senso è comparso. Silenzio di tomba dalla politica e dalle organizzazioni sindacali anche su questo punto: si invoca a gran voce una legalità che non si è capito chi dovrebbe garantire e far rispettare. Su Repubblica di oggi si legge un articolo a firma di Alberto Asor Rosa dal titolo eloquente: “la scuola in mano ai barbari”, una sintesi perfetta per racchiudere lo stato attuale della scuola italiana. In Campania e a Caserta la situazione è ingovernabile: migliaia di ricorsi in più parti d’Italia danno ragione ai docenti assunti dalla Buona scuola e spediti da un algoritmo errato in tutta Italia, in barba a punteggi e graduatorie, tornano a casa con trasferimento definitivo. Sono saltati tutti gli equilibri: cosa intende fare il Ministero per predisporre una programmazione che governi questo caos ingestibile? Ad oggi registriamo solo silenzio. Tutto tace a livello ministeriale, tutto tace a livello locale, tutto tace a livello sindacale. Si brancola nel buio, come se mettere la polvere sotto il tappeto fosse sufficiente. Non lo è affatto. I problemi sono tutti presenti ed il 1 settembre è domattina. A proposito: cosa ne sarà delle scuole chiuse per decreto dal Presidente della Provincia?