CASERTA – “Abbiamo appreso ad agosto dei tagli dei posti letto all’ospedale di Caserta ed in altri della Campania, ma mai avremmo pensato di assistere alle scene che sono state documentate e denunciate dai nostri dirigenti che guidati da Ciro Guerriero hanno testimoniato in che stato verta in questi giorni il pronto soccorso di Caserta, oltre ad assistere a scene come quelle di pazienti abbandonati in barelle poste in corsie generiche, insomma una situazione davvero incresciosa, ma se a questo aggiungiamo che proprio in questi giorni la giunta De Luca, governatore e sottolineiamo, per sua espressa richiesta, commissario della sanità regionale, invece di pensare allo status quo che è ormai sotto gli occhi di tutti, pensa bene di aumentare di 15.000 euro gli stipendi dei manager regionali delle ASL e delle AOS, allora siamo davvero al paradosso e al culmine della immoralità”
Tanto ha dichiarato Marco Cerreto (nella foto), componente del direttivo nazionale del MNS, dopo aver appreso della delibera regionale che sancisce gli aumenti dei manager. E aggiunge, una materia come la sanità è e resterà al centro delle nostre attenzioni, non vogliamo fare demagogia sulla pelle dei cittadini, ma come si fa a non denunciare il fatto che si taglino i posti letto, si blocchino i concorsi per gli infermieri e per i primari, ma poi i soldi si trovino per i manager che già sono lautamente e profumatamente pagati? In un campo come quello della sanità a noi non interessa quanto si spenda per fare cose utili, soprattutto se esse servono a salvare delle vite e a migliorare la qualità delle stesse o a migliorare i servizi della sanità che con le nostre tasse paghiamo. Nel mondo della sanità bisogna chiedersi sempre “quanto serve” fare una cosa, più “che quanto costa”. Ebbene, quanto serve aumentare gli stipendi dei manager già super pagati?