Casa famiglia – Intervista a Luigi Ferraro
Il caso di Michele la Monica, il quindicenne che si era allontanato dalla comunità “Ismaele” di Crispano ed ora fortunatamente al sicuro, riporta l’attenzione sul problema delle “case famiglia”, sulla loro gestione ma soprattutto su coloro che, neonati, bambini o adolescenti, per ragioni diverse e sovente assai dolorose, sono ospitati da queste strutture. Mario la Monica, come i suoi fratellini e tanti altri, hanno vissuto la loro infanzia attraversando diverse “case famiglia”, raccogliendo piccole esperienze ed emozioni, talvolta sofferte, talvolta struggenti, talvolta positive, tutte speciali, nel bene e nel male, tutte destinate a restare nel tempo in quella zona d’ombra che nel tempo presiederà alla costruzione del mosaico delle loro esistenze. Il dottor Luigi Ferraro anni fa ha creato la Fondazione “Giuseppe Ferraro” che porta il nome del suo bambino scomparsoanni fa. E’ un uomo gentile il dottor Ferraro, un uomo che ha cercato di veicolare un dolore insostenibile verso un approdo possibile: la dedizione agli altri. Gli altri sono coloro che soffrono e soprattutto i bambini, una dimensione difficile da costruire e mantenere nel tempo se non si è speciali… ma ognuno di quei bambini rappresenta quel bambino andato via troppo presto e tutto ciò che avrebbe potuto essere. Con questo obiettivo la fondazione Ferraro assolve il suo compito giorno dopo giorno…