di Carmine Eliseo
SAN PRISCO – Scompare una figura storica del PRI, il pioniere delle cooperative, una delle poche andate in porto, grazie anche all’ausilio di un ex sindaco, il geometra e costruttore Raffaele De Felice che costruì le case per i lavoratori al P.co Smeraldo di Via Verdi. Uomo concreto, politico lungimirante, con il quale i socialisti dell’epoca fecero accordi per esprimere, prima l’ing. Francesco Zibella, DC, e successivamente Lorenzo Stellato, PSI, dopo. Il tutto avvenne negli anni 70, 80 e 90 grazie anche al faro che illuminava il PRI, un altro geometra, Ludovico di Mondati che insieme a Francesco Sorbo, hanno avuto ruoli di primo piano nella gestione della cosa pubblica nella città di San Prisco. Pasquale era un UOMO di FEDE, cattolico praticante alla Parrocchia di S. Maria di Costantinopoli (nella foto) guidata magistralmente da don Giuseppe Cappabianca e dal suo assistente Marco Pascarella, i quali appresa la notizia sono a far visita alla consorte, anche lei sofferente, ed ai figlioli.
La San Prisco delle persone oneste piange questo personaggio umile, modesto, ex dipendente della 3M di San Marco Evangelista e da alcuni anni in pensione, ma sempre pronto ad aiutare chi soffriva, grazie ai buoni uffizi di don Giuseppe Cappabianca e della Caritas alla quale lui dava il suo contributo. E poi quella foto con la croce di Gesù sulle spalle ha un significato per le nuove generazioni, saper affrontare la vita con grande sacrificio ed accettare tutto quello che il Signore ci manda. Sicuramente l’ultimo politico di una classe di UOMINI che intendevano amministrare con onestà, competenza, professionalità e rispetto delle minoranze. I giovani dilettanti che affrontano la politica in maniera diversa, da civici, e non da uomini di una fede partitica, imparino da Pasquale Di Francesco, il quale fino all’ultimo non ha mai tradito il partito di Ugo La Malfa, Compagna, e del professore Tagliani.
I funerali oggi nella chiesa alla quale lui ha dedicato una vita, con i giovani e per i giovani.