I funerali del politico democristiano si svolgeranno domani a Torre del Greco (Napoli), alle ore 16.30 nella chiesa dei Carmelitani Scalzi a corso Vittorio Emanuele.
Aveva 96 anni l’ex presidente della Regione Campania Ciro Cirillo. Era stato assessore regionale ai lavori pubblici durante gli anni del terremoto e della ricostruzione in Campania. E’ morto uno degli esponenti della Democrazia Cristiana più controversi degli anni del terrorismo.
Fu rapito dalle Brigate Rosse il 27 aprile 1981. Fu prelevato a Torre del Greco mentre si recava al lavoro. Furono uccisi l’agente della scorta, il maresciallo di polizia Luigi Carbone, che lasciò una moglie e tre figli, e l’autista, Mario Cancello. Restò nelle mani delle BR per 89 giorni e poi venne improvvisamente liberato in un edificio fatiscente di Poggioreale, a Napoli. Le circostanze del suo sequestro, e ancor più della sua liberazione, rimangono tutt’oggi avvolte dal mistero.
Le polemiche dopo il rilascio di Cirillo furono violentissime. La DC fu accusata di essere stata inflessibile nel caso del sequestro Moro per poi cedere nel caso di Ciro Cillo.
Furono le stesse Brigate Rosse, il giorno prima del rilascio, a comunicare la liberazione annunciando che era stato pagato un riscatto di 1 miliardo e 45 milioni di lire. Le modalità e i retroscena dell’operazione non furono mai chiariti del tutto.
Si parlò di interventi dei servizi segreti, della P2 e della camorra attraverso Raffaele Cutolo.
In un’intervista a La Repubblica nel 2001, Ciro Cirillo dichiarò di avere scritto tutta la verità sulla faccenda e di aver affidato il documento ad un notaio con la disposizione di renderlo noto solo dopo la sua morte, cosa che successivamente, però, il politico smentì.
Il mistero degli intrecci tra Stato, camorra e brigate rosse muore con il presidente Ciro Cirillo.