CASERTA – (Tina Palomba) Carmine Iovine, l’ex manager dell’ospedale civile di Caserta, ha negato tutto e si è dichiarato innocente. I magistrati però non gli hanno creduto.
E’ quanto è successo questa mattina nel corso dell’interrogatorio di garanzia, durato quasi due ore, tenutosi dinanzi al gip Villano e ai due pubblici ministeri Fucci e De Ponte. Iovine con altre 24 persone risulta essere coinvolto con l’accusa di corruzione ed altro in questa ultima inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere della Dia di Napoli che ha travolto l’ ospedale di Caserta San Sebastiano e S. Anna. Intanto il difensore del dirigente, Bernardino Lombardi, ha già presentato richiesta di riesame. “E’ vero che ho fatto un atto illecito correggendo i verbali posteriormente – ha detto rispondendo ai pm – ma non perché sapevo dei controlli, nessuno mi aveva contestato qualcosa, e non perché era mia intenzione falsificare”.
Sulle presunte “bustarelle” l’ex manager ha dichiarato: “Non ho mai ricevuto soldi da Nicola Buonafede e su quello che afferma il signor Picazio nelle intercettazioni dovete verificare vuoi se effettivamente dice la verità”. Intanto secondo le intercettazioni dei carabinieri e i video ci sono davvero tante le prove contro l’ex manager, cugino del collaboratore di giustizia Antonio Iovine che confermano il contrario delle sue affermazioni. In un passaggio il gip spiega “l’attività di controllo, comunque intrapresa da Iovine risultava, comunque, non svolta mai in modo corretto”. Gli interrogatori sono continuati in mattinata con altri indagati come il dott. Buonafede difeso dall’avvocato Iovine che lo stesso si è dichiarato innocente.