di Carmine Eliseo
SAN PRISCO – Oltre a subire passivamente l’aumento della TARI del 20%, questo responsabile delle Finanze, venuto da Caserta, deve anche mortificare i parenti di una mamma che ha lasciato questo mondo da più di due anni, chiedendo a costei il pagamento della TARI per l’anno in corso di euro 0,56 centesimi , arrotondato ad 1 euro. Succede solo al comune di San Prisco, e questo signore fa rimpiangere il nostro concittadino Silvano Pellegrino, che prima di inviare una cartella di pagamento ad un utente, effettuava dei debiti e dovuti accertamenti. Ma chi è l’amministratore dell’attuale giunta che ha permesso questo avvicendamento? La delegata al Personale Lina Abbate, farebbe bene a valorizzare le risorse attuali tra i dipendenti in servizio, e qualcuno sicuramente potrà essere premiato, sia per la sua professionalità che per la disponibilità nei confronti di tutti i cittadini, Domenico Visconte. Se tecnicamente è possibile, il sindaco D’angelo e la giunta, mandino via questo dipendente al comune di appartenenza e pianificano gli attuali funzionari, premiando chi da anni svolge con diligenza e competenza questa attività. Fermo restando che l’organico complessivo manca di una trentina di unità lavorative, valorizzi gli attuali dipendenti. E per i Vigili Urbani? Ebbene l’amministrazione, se non vuole attingere dalla graduatoria provinciale, chieda il trasferimento di alcune unità da altri comuni limitrofi ed anche fuori regione, ove vi sono giovani che prestano tale attività e vorrebbero ritornare nella loro città che li ha visti crescere, sia diplomati che laureati. E poi cerchiamo di portare nella Polizia Municipale locale qualche presenza femminile, visto che un tentativo fu fatto, alcuni anni addietro ma non andò a buon fine. Quindi la nuova coalizione di Le ALI-NOI VALORI E GENERAZIONE FUTURA, preparino la ristrutturazione e la riorganizzazione di tutti i Servizi e se necessario spostando alcune professionalità che si sentono soffocate nei ruoli ai quali sono stati assegnati e si faccia un salto di qualità, in termini di produttività. E poi, se vi sono dei dipendenti che girano a vuoto e non producono, attualmente il sindaco ed il segretario comunale hanno tutti gli strumenti idonei per Far rientrare nei ranghi alcuni di questi soggetti che sono divenuti dei veri e propri parassiti, remunerati con soldi pubblici. La cittadinanza è stanca, visto che ultimamente gli aumenti sulla TARI sono significativi e forse occorrono anche per il pagamento delle indennità agli amministratori. La minoranza giustamente si lamenta che non vi sia un taglio, almeno del 20 % delle indennità degli assessori e del sindaco, sarebbe veramente un segnale positivo per coloro i quali, tutti i giorni non si rassegnano al ribaltone, sperando che qualcuno, al momento opportuno, mandi a casa il dottore Domenico D’angelo (nella foto in evidenza) ed i suoi sostenitori.