“Al momento non vedo progetti sostanziali che vogliano sostenere il basket a Caserta in A1. Occorre una proposta seria a tre anni, che coinvolga diverse forze imprenditoriali”, ha affermato il sindaco Carlo Marino. “Non è più pensabile che un solo magnate si faccia carico di tutti gli sforzi economici necessari per sostenere la massima serie, serve una società più forte e strutturata. I successi devono coinvolgere l’intero tessuto societario”.
È questo il dato sostanziale messo in risalto dal sindaco, in attesa del ricorso presentato dalla società bianconera all’Alta Corte di Giustizia del Coni contro la decisione della Federazione Italiana pallacanestro di escluderla dalla serie A.
L’incontro tra il sindaco e il presidente del CONI, Giovanni Malagò, svoltosi nella giornata di ieri, a cui non ha preso parte il Presidente Raffaele Iavazzi “è stato informale e interlocutorio, ha detto Marino. Il Presidente aspetta di valutare il ricorso della società e si rende conto della ricaduta negativa sulla città”.
Per colmare questa perdita, soprattutto per il movimento giovanile, “intendiamo recuperare strutture sportive abbandonate nelle periferie”, ha promesso il sindaco.
Rimangono forti le perplessità sulle scelte manageriali della società, che ha firmato un contratto con un forte playmaker statunitense (ndr. Ryan Arcidiano) e presentato alla stampa un allenatore importante come Piero Bucchi, senza prima aver sanato problemi finanziari che si protraevano da anni.
Francesco Capo