di Carmine Eliseo
Intanto la neo nominata Libertino parte all’attacco e con una interrogazione consiliare, avendo come oggetto i cani randagi ed il loro trasferimento in canili pubblici, sicuramente non coglie di sorpresa la maggioranza di Le Ali-Noi Valori e Generazione Futura. Un autorevole esponente della maggioranza ci conferma che i cani che si trovano in una struttura sono circa 200 con un bel costo annuale, mentre per quanto riguarda i randagi, per la verità nella città di San Prisco ve ne sono una decina, ma sono innocui e quasi tutti, tutte le sere, si ritirano presso i loro proprietari. Per quanto riguarda poi i cani portati a passeggio dai loro proprietari va comunque ripubblicata l’ordinanza del 2015 dell’ex sindaco, professore in pensione, il quale aveva fatto affiggere nei luoghi pubblici la comunicazione che disciplinava l’ingresso nelle aree a verde e lungo le strade cittadine, invitando i proprietari a munirsi di paletta e sacchetto, onde evitare multe abbastanza salate. E la giunta D’Angelo, quando la ripropone questa ordinanza? La Libertino nella sua interrogazione dice una cosa giusta: “I cani vanno tenuti a guinzaglio per evitare che vengono a contatto con i bambini, specialmente nelle aree a verde ove vi sono le giostrine. Per i trasgressori, multe salate, così cerchiamo di far affluire nelle casse comunali risorse da impiegare in altre attività di pubblica utilità”. Le multe vanno fatte, anche quelle per divieto di sosta, e qui un invito all’assessore al Corpo dei Vigili Urbani, per disciplinare questa materia.