I numeri sono da serata-evento: duecento orchestrali che hanno suonato per oltre quattromila spettatori incantati. Tutti incantati dalla suggestione delle luci serali della Reggia di Caserta e ancor più dalle note travolgenti del maestro Ennio Morricone.
Il grande compositore italiano, ormai 88enne, ha scritto colonne sonore indimenticabili per film altrettanto memorabili, ottenendo più volte le nomination al Premio Oscar senza mai vincerlo, se non lo scorso anno quando, dopo il riconoscimento del premio alla carriera nel 2007, ha finalmente alzato la famosa statuetta ottenuta per la colonna sonora al film The Hateful Eight, di Quentin Tarantino.
Molte le occasioni mancate…più per l’Academy of Motion Picture Arts che per il grande Maestro italiano, specie considerando tutte quelle pellicole da lui mirabilmente musicate e che non hanno ricevuta nemmeno la nomination: capolavori western firmati da Sergio Leone come Il buono, il brutto, il cattivo , C’era una volta il West, C’era una volta in America e Giù la testa, incarico quest’ultimo accettato da Morricone rifiutando la contemporanea offerta ricevuta da Stanley Kubrick per Arancia Meccanica.
Ai capolavori western si aggiungono quelli creati durante la collaborazione con Giuseppe Tornatore: Nuovo cinema paradiso, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero ma le cui musiche, entrate a far parte dell’immaginario degli appassionati cinefili, non ebbe alcuna attenzione da parte dell’organizzazione hollywoodiana. Lo stesso dicasi per altre preziosissime perle musicali incastonate nel firmamento del cinema italiano ed internazionale come La leggenda del pianista sull’oceano o Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.
Silvana Narducci
La Galleria Fotografica a cura di Gianfranco Carozza
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