I Consiglieri Comunali del Partito Democratico, Umberto Pappadia e Francesco Rosario Di Nardo, intervengono sulla vicenda dei lavori per l’allacciamento idrico del Carcere di Santa Maria Capua Vetere e fanno chiarezza:
“Dopo che la Regione Campania ha messo a disposizione i fondi per realizzare l’opera , il Comune avrebbe dovuto, in tempi brevi, assicurare tutti gli adempimenti per l’avvio dei lavori: ebbene, dopo aver impiegato ben 4 mesi per approvare il bando di gara per la progettazione, non è riuscita, nei successivi 6 mesi, nemmeno ad aggiudicare la progettazione!
I tempi per realizzare l’opera finanziata si preannunciano, pertanto, biblici: la responsabilità è dunque tutta del Sindaco e della sua giunta, che si dimostra non in grado di utilizzare le somme messe a disposizione dalla Regione Campania!“, dichiarano Pappadia e Di Nardo.
Di seguito sono riportati dei tratti dell’ Interrogazione Consiliare depositata.
[…]premesso che:
- come è noto, il Carcere di Santa Maria Capua Vetere (con annesse aule bunker a servizio del Tribunale), non è servito dalla rete idrica e l’approvvigionamento di acqua è assicurato mediante l’utilizzo di acque di falda ed un impianto di potabilizzazione;
- per ovviare a tale anomala situazione, che, soprattutto nei mesi estivi, crea una vera e propria emergenza all’interno dell’istituto penitenziario, la Regione Campania, con delibera della G.R. N. 142 del 5.4.2016, approvava lo “schema di Protocollo di Intesa per la “costruzione di una condotta idrica a servizio della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere e delle aule Bunker”,
- dopo che, con deliberazione del Commissario Straordinario del Comune di Santa Maria Capua Vetere, n.62 del 24.5.2016, veniva approvato lo schema di protocollo d’intesa tra la Regione ed il Comune,
[…]
I sottoscritti Consiglieri Comunali:
- chiedono di conoscere il cronoprogramma delle opere
- chiedono che il Sindaco e l’Assessore alle opere pubbliche riferiscano su quali siano le ragioni dell’abnorme dilatazione dei tempi di espletamento della gara per la progettazione
- chiedono di conoscere quali siano le iniziative elaborate e poste in essere dall’Ente per assicurare la vivibilità dell’ambiente carcerario, nel rispetto dei diritti del cittadino e del detenuto.