TORRE ANNUNZIATA – Ormai non si scava più tra le macerie del palazzo crollato ieri mattina a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Il ritrovamento delle ultime due salme, quelle dei piccoli Salvatore e Francesca Guida, ha tolto ogni speranza ai soccorritori, portando a otto vittime il bilancio definitivo della tragedia. Nulla da fare anche per le famiglie Guida e Cuccurullo che abitavano al terzo e al quarto piano della struttura. Ne’ per la sarta di 65 anni Pina Aprea che viveva da sola e si era sperato fosse uscita prestissimo di casa, come spesso faceva. L’unico a farcela, incredibilmente, è stato il canarino giallo di uno degli inquilini dello stabile. La cesta in cui si trovava gli ha fatto da scudo protettivo.
La città piange i suoi morti, commemorandoli con molti negozi e lidi balneari chiusi per lutto, ma intanto tocca alla magistratura accertare l’eventuale presenza di responsabilità alla base del crollo di un’intera ala della palazzina.
Due le ipotesi di reato su cui indaga la procura di Torre Annunziata: disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Stamattina sopralluogo del pm Andreana Ambrosino: “Non escludiamo alcuna pista”, ha detto, escludendo al momento l’iscrizione di qualcuno nel registro degli indagati. Un collegio dei periti verrà nominato al più presto per accertare le cause del crollo. Tutta l’area e’ sotto sequestro e sorvolata da droni. Nel mirino degli investigatori finiranno inevitabilmente i lavori in corso al primo e al secondo piano dell’edificio. Lavori per i quali sarebbe stata regolarmente presentata una Dia in Comune. Il sindaco annuncia il lutto cittadino. “Prima, pero’, vogliamo aspettare che vengano eseguite le autopsie sui corpi”. Il parroco della Ss Trinità, Ciro Cozzolino, ricorda con tristezza la prima comunione dei piccoli Guida e rivolge un appello alla prevenzione per evitare che tragedie simili possano ripetersi.
Sotto accusa i lavori di ristrutturazione in corso nei primi due piani dell’edificio anni Cinquanta che si affaccia sulla strada ferrata della linea ferroviaria che congiunge Napoli con Salerno. E già divampano le polemiche per delle avvisaglie che sarebbero state sottovalutate. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di crollo colposo. I lavori, se fatti male, potrebbero aver causato danni alla statica del palazzo determinando il crollo del terzo e quarto piano.