L’onorevole Camilla Sgambato coinvolge il Ministro Dario Franceschini in merito alla situazione precaria che vive attualmente l’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, secondo per importanza e dimensioni solo al Colosseo di Roma.
Per farlo, il deputato del Pd sceglie la strada dell’interrogazione depositata nelle ultime ore, quale prima firmataria, chiedendo al titolare della delega ai beni e alle attività culturali e al turismo un rapido intervento del Governo per porre fine allo stato di degrado che vive gran parte del sito archeologico sammaritano, a cominciare dalla assenza di manutenzione del verde e finendo al mancato utilizzo dell’arena, dei sotterranei e di altre aree, per le quali non avviene neppure il servizio di custodia e vigilanza da parte del personale Ales.
“L’Anfiteatro Campano di Santa Maria C.V. va inserito subito in un programma di restauro e valorizzazione da finanziare con i fondi a disposizione del Mibact che ho inteso interessare della questione relativa allo stato di degrado del sito archeologico perché non è più accettabile una tale situazione. – dichiara l’onorevole Sgambato in una nota – Ho chiesto espressamente al Ministro Franceschini di destinare risorse importanti in favore di uno dei beni culturali che impreziosiscono la nostra Città e che rappresenta un vero e proprio gioiello nel suo genere a livello nazionale ed internazionale, che però non viene sfruttato adeguatamente a fini turistici e culturali per via dei necessari interventi di restauro e messa in sicurezza di cui ha bisogno.
Avrò modo anche nei prossimi giorni – spiega la parlamentare Dem – di illustrare al Ministro lo stato reale in cui versa l’Anfiteatro Campano e le potenzialità che esso dispone, anche attraverso l’impiego di personale Ales per la custodia, la manutenzione e la valorizzazione del sito archeologico che è fondamentale se si vuole e si deve affrontare qualsiasi tipo di discorso inerente il rilancio del bene culturale”
Di seguito, il testo integrale della interrogazione:
SGAMBATO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
l’anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere è un anfiteatro di epoca romana, secondo per dimensioni solo al Colosseo, cui probabilmente servì come modello, essendo stato verosimilmente il primo anfiteatro del mondo romano;
da circa due anni l’arena è inaccessibile per motivi di sicurezza, legati alla mancanza di restauro e manutenzione del tavolato;
vi è il serio pericolo che, qualora non saranno effettuate opere di sostituzione ed integrazione del tavolato, potrebbe essere inibito l’accesso ai sotterranei, uno dei principali motivi di attrazione e singolarità del monumento;
l’impossibilità di utilizzare tale area rende il monumento privo di uno dei luoghi più suggestivi per la presentazione di spettacoli e stagioni teatrali di elevato valore artistico e culturale;
come ulteriore fattore di degrado c’è la mancanza della manutenzione del verde dell’area archeologica e del diserbo delle parti costruite (in particolare, della cavea) che rende ancora più visibili le condizioni precarie del sito;
a maggior ragione, sono urgenti ed indifferibili le opere sopracitate atteso che si registra una sempre maggiore attenzione del pubblico verso questo anfiteatro, dimostrato dall’incremento del flusso di visitatori e dall’attenzione positiva che i media nazionali ed internazionali rivolgono al sito archeologico;
appare improcrastinabile, dunque, la realizzazione di interventi urgenti per la tutela e la fruizione completa del sito, così come rilevato anche dalla VII Commissione della Camera, in occasione della missione nel sito svolta in data 25 maggio 2017;
va segnalata anche l’assenza di personale Ales per la custodia, la manutenzione e la valorizzazione del sito: tali unità lavorative potrebbero ben integrare quelle attualmente in servizio ed assicurare la manutenzione del verde e il diserbo dell’area archeologica dell’anfiteatro –:
se sia a conoscenza di tale situazione di degrado;
se non ritenga opportuno assumere iniziative per inserire con urgenza un progetto di restauro dell’anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere nel quadro dei finanziamenti di cui ai fondi strutturali ancora a disposizione o eventualmente prossimi ad essere disponibili, consentendo la realizzazione di lavori indispensabili ed indifferibili per la messa in sicurezza e l’utilizzo dell’arena;
se non ritenga opportuno assumere iniziative per inserire nei prossimi progetti Ales anche il sito di Santa Maria Capua Vetere che comprende l’area archeologica dell’anfiteatro campano e della piazza Adriano, il museo dei Gladiatori e il museo archeologico dell’antica Capua e il Mitreo. (4-17193)
SGAMBATO, VALIANTE, MANFREDI, GNECCHI, D’OTTAVIO, NARDUOLO, ZAN, D’INCECCO, PORTA, GARAVINI.