SANTA MARIA CAPUA VETERE – Un grosso complesso residenziale, sta per essere ultimato, è solo questione di giorni, in via Alcide De Gasperi. In grande silenzio, senza intralcio burocratico alcuno, come talvolta succede, tonnellate di cemento hanno coperto i resti di alcune terme romane e persino quelli di un bellissimo mosaico (ben visibile dalla foto come era prima della colata) di quel sito archeologico risalente al III sec d.C. Tre anni fa scavi diedero alla luce gli antichi resti delle terme. Si parlò di una scoperta sensazionale tanto è vero, come raccontano alcuni residenti, il sito è stato oggetto di mete turistiche. In più occasioni sono arrivati pullman con visitatori stranieri per vedere queste terme. E’ capitato anche di recente con alcuni turisti giapponesi che tornando dall’Anfiteatro campano, situato a circa 500 metri, desideravano vedere queste terme. Ma anche questa volta gli stranieri, ben informati, se ne sono andati senza avere la possibilità di accedere al sito finito nel cantiere dove i lavori del complesso residenziale proseguono a gonfie vele. Non è la prima volta che si tenta di cementificare persino l’aria. Muri, tetti spioventi, parcheggi sopraelevati non permettono neppure più di guadare il cielo. Sparite tutte le aree verdi. Vi era stata un’altra denuncia finita nel nulla fatta dal nostro caro amico Mario Tudisco per un altro sito archeologico coperto da un parcheggio, sempre nei pressi della villa comunale. Ora sicuramente il buon Mario si rivolterà nella tomba per questo nuovo scandalo. Insomma, sarebbe l’ora che l’autorità preposte, sia giudiziarie, amministrative e ministeriali facessero chiarezza su questi antichi siti finiti nel completo oblio per troppa superficialità imprenditoriale e clientelare. La domanda che si pongono i residenti che hanno visto il prima e dopo di questo sito di via De Gasperi è la seguente: “Se queste terme si fossero trovate a Londra, o a New York, o a Parigi sicuramente sarebbe diventate una meta culturale. Quindi ora chiediamo al ministro del Mibact, Dario Franceschini che dia una spiegazione perché tutto ciò non può succedere in Italia e soprattutto al Sud…” Per questa cementificazione selvaggia sono state prodotte denunce fino ad oggi mai prese in considerazione.
Tina Palomba