di Francesca Nardi
Non esiste una sola motivazione che possa legittimare chicchessia a tagliare l’acqua a qualcuno… non una sola! Al di là delle leggi dell’uomo e dell’economia “abusata”, esistono uomini, donne ma soprattutto bambini, che non possono esserne privati …e non c’era nulla di folkloristico questa mattina, nell’invasione vociante dell’aula consiliare da parte di alcune famiglie del Parco Schiavone, da dieci giorni senz’acqua…nulla di illegittimo…di illegittimo vi era solo il taglio dell’acqua che avevano subito…Intanto l’autorevole maggioranza aveva già lasciato gli strapuntini gialli per spalmarsi dietro le quinte… in segno di sofisticata protesta nei confronti di Speranza per Caserta, colpevole di avere scritto un comunicato troppo lungo ed articolato ed avere di conseguenza creato precedenti intollerabili, sul condizionamento dell’attenzione altrui. I tempi di marcia concessi alla lettura sono brevi e quelli dedicati alla riflessione ancora minori, pertanto, aver impegnato il lettore in una disquisizione sull’etica ed estetica della necessità per una sorella di abbandonare lo strapuntino ottenuto presumibilmente grazie al fratello, è molto di più di quanto si possa agevolmente sopportare, senza soccombere. Detto questo, una maggioranza illuminata non è mai scortese e la maggioranza casertana lo è stata nei confronti di una consigliera comunale…d’altro canto una minoranza ha il dovere di essere costruttiva e strategica e la minoranza casertana sull’argomento in questione è stata soltanto “greve”.