Il terrorista è stato ucciso prima che facesse esplodere una seconda bomba imbottita di chiodi
BRUXELLES – Ormai la strategia del terrore è chiara: s’intende tenere costantemente sotto attacco l’Europa per togliere al mondo occidentale qualsiasi sicurezza. Ancora un altro attentato è stato sventato in Belgio. E’ il tredicesimo attacco dall’inizio del 2017. Ieri in serata, nella stazione centrale a Bruxelles, un terrorista che indossava una cintura esplosiva è stato ucciso dalle forze di sicurezza. Con sé aveva “un’altra bomba imbottita di chiodi i chiodi, capace di produrre molti danni, che non è esplosa”. Il ministro degli interni belga, Jean Jambon non conferma, ma dichiara “Il peggio è stato evitato”. Ha anche affermato che l’uomo è stato identificato, lasciando intendere che nella notte sono state effettuate delle perquisizioni che hanno portato all’identificazione. “Ma – dice – è troppo presto per svelare il nome”.
Alle 20,45 circa un uomo, che si è poi scoperto essere un marocchino di 36 anni, vestito con camicia bianca e pantaloni neri, è entrato nell’atrio della stazione con fare sospetto e quando è stato avvicinato dai militari delle forze di sicurezza, al grido ormai tristemente noto di Allah Akbar, ha fatto esplodere una valigia o una borsa senza causare troppi danni. I militari hanno quindi fatto fuoco e uccidendo l’uomo. Gli artificieri hanno successivamente fatto brillare la cintura esplosiva che aveva addosso.
La stazione centrale di Bruxelles ha riaperto ai viaggiatori questa mattina, dopo che la zona dell’esplosione di ieri sera è stata ripulita, e il corpo dell’attentatore rimosso. I treni e la metro sono tornati a circolare regolarmente. Intanto l’Ocam, l’organismo antiterrorismo che valuta il livello della minaccia, si è riunito per la seconda volta da ieri sera e ha mantenuto l’allerta a 3 (i livelli sono 4). Saranno però prese misure di “precauzione” spiega l’Ocam, ovvero aumenterà la presenza di polizia ed esercito nelle metro e nelle stazioni, e ci saranno maggiori controlli nei luoghi ritenuti sensibili.